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“Ufficio di Belle Arti”: Franco Vestri racconta in un libro 35 anni nel mondo dell’arte

Un viaggio all’interno dei più importanti cantieri di restauro fiorentini degli ultimi 40 anni raccontati dalla penna salace e pronta di chi li ha vissuti dall’interno, come tecnico della Soprintendenza fiorentina

Palazzo Pitti

Nell’Auditorium di Palazzo del Pegaso a Firenze sede del Consiglio regionale della Toscana è stato presentato il libro “Ufficio di Belle Arti di restauri e altre cose” di Franco Vestri per Edizione Sillabe.

Nel volume l’autore racconta 35 anni di lavoro appassionato nel mondo dell’arte, seguendo i lavori di restauro per la Loggia della Signoria, per la Villa Medicea di Careggi, la Basilica di San Lorenzo e le Cappelle Medicee, la Cupola del Brunelleschi.

Si tratta di un viaggio all’interno dei più importanti cantieri di restauro fiorentini degli ultimi 40 anni raccontati dalla penna salace e pronta di chi li ha vissuti dall’interno, come tecnico della Soprintendenza fiorentina, guidato dalla sua passione per il bello e da un tenace gusto per la ricerca e l’innovazione.

“Non un documento scientifico ne tantomeno un testo storico, ma soltanto le mie memorie che raccontano i fatti e i luoghi come io li ho vissuti e come li ricordo. E gli stati d’animo, le sensazioni e i rapporti con gli altri personaggi, tutti protagonisti di questi straordinari avvenimenti, sono decisamente incompleti e non vogliono essere il ritratto di nessuno. D’altronde in questa storia l’unico vero “difettoso” sono io” ha dichiarato Franco Vestri.

Divertente, ma al contempo preciso ed esaustivo, è un invito a sfidare sempre i propri limiti, guidati dall’amore per la conoscenza, la perseveranza e l’orgoglio di avere bene interpretato i dettami costituzionali che legano lo Stato italiano al Patrimonio culturale.

“Per il portato di cultura, inno alla bellezza e storia dell’arte che questa terra ha creato e custodisce, io penso che questo libro dovremmo portarlo nelle scuole, per farlo conoscere alle studentesse e agli studenti, perché dobbiamo costruire cultura di bellezza, di rispetto del nostro patrimonio artistico e culturale. Noi dobbiamo far capire quanto c’è ancora da fare nel mare di bellezza in cui viviamo, per tramandarla alle generazioni future. Perché, come ho detto molte volte, diffondere cultura è costruire libertà” ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo.

“Sono felice di aver proposto di ospitare qui, in Consiglio regionale, l’ultima fatica editoriale di Franco Vestri, perché il suo impegno professionale e la qualità delle sue relazioni sociali meritano un riconoscimento pubblico”, ha detto il consigliere regionale Fausto Merlotti. “Franco ha dedicato la sua vita all’arte e alla cultura, ma anche al suo territorio, portando sempre un grande contributo di innovazione.”

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