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L’ultimo raduno dell’anno a Coverciano, il toscano Di Lorenzo: “Rimpianti per il Qatar, ma ripartiamo con entusiamo”

Le amichevoli della nazionale di calcio a ridosso dei (mancati) mondiali. Parla il calciatore di Ghivizzano: “Quando si raggiunge un traguardo importante come l’Europeo si tende ad abbassare l’attenzione, ora serve lo spirito giusto per onorare la maglia”

Coverciano

Una manciata di malinconia, una buona dose di rimpianti per la mancata qualificazione ai mondiali del Qatar e parecchia voglia di ripartire. L’ultimo raduno del 2022 degli azzurri della nazionale di calcio a Coverciano, a Firenze, è stato un po’ come tirare le somme. Un bilancio di un periodo lungo quasi un paio d’anni, che paragonarlo alle montagne russe è poco: prima sul tetto d’Europa e poi giù, fino all’eliminazione dal campionato più atteso.

A raccontare lo spirito della squadra è il toscano Giovanni Di Lorenzo, nato a Castelnuovo Garfagnana e cresciuto a Ghivizzano, oggi capitano del Napoli. “Non andare al Mondiale è un grande dispiacere, io cercherò di portare in Nazionale l’entusiasmo del Napoli. E come abbiamo fatto nel mio club, quando abbiamo perso pedine importanti, è giusto ripartire anche qui dai giovani”.  Domenica 20 novembre si accenderano le luci sui Mondiali e gli azzurri, nonostante campioni d’Europa in carica,  saranno solo mesti spettatori.

– © Nazionale Italiana di Calcio

Le amichevoli da giocare e i rimpianti per la mancata qualificazione dopo il trionfo agli Europei

Nel frattempo volano a Tirana, per disputare mercoledì 16 novembre la partita amichevole con l’Albania, e poi a Vienna per scendere in campo contro l’Austria, proprio domenica quando il mondo guarderà al Qatar. Due partite che saranno un banco di prova per i giovani talenti, come i centrocampisti della Juventus Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, l’esterno dell’Empoli Fabiano Parisi e il più giovane del gruppo, addirittura un minorenne: Simone Pafundi, 16 anni, attaccante dell’Udinese. E il ct della Nazionale Roberto Mancini, alla sua 56esima partita, sceglie di ripartire proprio da qui.

Giovanni di Lorenzo nelle giovanili della Lucchese

“Quando si vince e si raggiunge un traguardo importante come l’Europeo si tende ad abbassare inconsciamente un po’ il livello di attenzione, può essere stato anche questo fattore a incidere sulla nostra mancata qualificazione”, è l’autocritica di Di Lorenzo. Il ricordo di quella vittoria è ancora caldo e per questo brucia di più, anche nel capitano del Napoli che la scorsa estate si è goduto la festa organizzata dalla sua gente.

Ghivizzano  gli dedicò infatti giorni e notti di baldoria, con le serate prima passate davanti al maxischermo in piazza sulle sedie di plastica bianca e poi a festeggiare il numero 2 più amato.

“I rimpianti sono molti – ammette  – penso alla doppia sfida con la Svizzera e alla sconfitta con la Macedonia del Nord a Palermo. Ora però –  è il suo monito – dobbiamo affrontare queste amichevoli con lo spirito giusto. Sono importanti per il ranking e per questa maglia che è sempre un onore indossare”.

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