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Un panchina rossa al Festival Puccini: la Tosca di Stefania Sandrelli contro la violenza sulle donne

Inaugurazione simbolica nel parco della musica di Torre del Lago. Il 23 luglio l’opera del maestro reinterpretata dall’attrice, per la prima volta impegnata in una regia lirica

FOTO UMICINI TORRE DEL LAGO STEFANIA SANDRELLI, INAUGIRAZIONE PANCHINA ROSSA

Una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza di genere,  nel parco della Musica che circonda il Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago. Un messaggio che unisce la Fondazione Festival Pucciniano e che si trova intensamente interpretato anche nel programma del 67° Festival Puccini, in particolare  nella Tosca di Stefania Sandrelli, attrice e ora alla sua prima regia lirica, che inaugura la stagione il prossimo 23 luglio

È stata l’artista insieme alla presidente della Fondazione Festival Pucciniano Maria Laura Simonetti ad inaugurare la panchina rossa e a portare ancora di più l’attenzione su un tema che più volte ricorre nelle opere di Puccini  e rende estremamente contemporanee le sue opere: Tosca è il simbolo di una donna che si rifiuta di diventare vittima del Barone Scarpia.

M.Laura Simonetti e Stefania Sandrelli

La regia di Stefania Sandrelli, pur nel rispetto dell’opera del Maestro, coglie queste aperture simboliche, esplicitandole nel linguaggio visivo. È così, ad esempio, durante il secondo atto si staglia sulla scenografia una mappa di Roma, in cui il fiume Tevere, tinto di fucsia, colore simbolo della violenza contro le donne, assume la fisionomia di una ferita aperta della città, in una rappresentazione poetica e allusiva che rimanda alla drammatica emergenza della violenza di genere.

 

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