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Un vaccino anti-Covid toscano: la Regione incontra le case farmaceutiche

Un tavolo operativo per realizzare il siero, per la produzione di monoclonali e strumenti diagnostici. Intanto prosegue la campagna di vaccinazione: se necessario,  hub aperti fino a mezzanotte anche a Pasqua e Pasquetta

Vaccino anti Covid - © Claudio Giovannini

Un vaccino anti-Covid in Toscana: una speranza che diventa oggi più concreta. Le imprese di Farmindustria-Toscana, della Rete Toscana Pharma Valley e di Confindustria Toscana-dispositivi hanno incontrato oggi, rispondendo al suo appello, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, insieme all’assessore alla Salute, Simone Bezzini, e all’assessore alle Attività produttive, Leonardo Marras.

All’incontro hanno preso parte i vertici del Gruppo farmaceutico Menarini, di Kedrion, Eli Lilly, Molteni Farmaceutici, Diesse Diagnostica, Aboca, Esaote, Abiogen, nonché della Fondazione Toscana Life Sciences e di Gsk Vaccines, che con il suo stabilimento di Rosia, in provincia di Siena, è già fra le dieci aziende italiane in corsa, per costruire la filiera dei vaccini, su cui sta puntando il Governo, per raggiungere l’autosufficienza vaccinale entro un anno.

“La Toscana – ha spiegato Giani – è forse l’unica Regione in cui è già presente, e può essere consolidato, un intero eco-sistema dei vaccini, in grado di fare ricerca, sviluppare, testare, produrre e infialare un vaccino, mentre in altri territori al massimo è possibile fare quest’ultima fase su licenza di imprese estere, come sta accadendo in queste settimane”.

Lo scopo è realizzare un vaccino in regione, ma non solo. Si è parlato anche della produzione di altri strumenti anti-pandemici,  come gli anticorpi monoclonali, i sistemi diagnostici per rilevare il covid-19 e le immunoglobuline anti Sars-CoV- 2. Un primo  confronto per definire priorità e progettualità dell’industria delle scienze della vita in Toscana, anche nella prospettiva di tutela della salute post-Covid.

“Sono orgoglioso di quello che stiamo costruendo per la tutela della salute pubblica – ha aggiunto il presidente –  Investiremo sulla qualità delle proposte e le porteremo da subito all’attenzione del Governo e al tavolo avviato dal ministro dello Sviluppo economico, Giorgetti, proprio su questi temi”.

La campagna vaccinale a singhiozzi a causa dei ritardi delle forniture

Intanto, sul fronte della campagna di vaccinazione, le 74.000 dosi di AstraZeneca attese martedì tardano – probabilmente ne arriveranno domani in Italia 1,3 milioni di dosi –   ma grazie a un accordo con il commissario nazionale per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, la Regione riceverà comunque 10.000 dosi, una quota sufficiente ad evitare ulteriori giorni di stop per la vaccinazione dei 70-79enni. Le prenotazioni per AstraZeneca sono cancellate solo per oggi e verranno recuperate il 7 aprile, alla stessa ora e nello stesso hub vaccinale. Intanto, per velocizzare le somministrazioni, gli hub vaccinali non si fermeranno alle 19 ma lavoreranno fino a mezzanotte dove necessario, anche a Pasqua e Pasquetta.

Al via le vaccinazioni anche per i familiari e caregiver di oltre mille ragazze e ragazzi estremamente vulnerabili di età compresa fino a 16 anni,  già registrati sul portale. Saranno contattati direttamente dalle Aziende sanitarie e il vaccino sarà AstraZeneca

Oggi, intanto,  è stata consegnata a Roma la fornitura nazionale di Moderna e a breve la Toscana  riceverà la sua tranche da 35.000 dosi. Il piano regionale prevede di destinare 15.000 dosi ai richiami e 20.000 alle prime somministrazioni. Mentre prosegue la vaccinazione degli over-80 con Pfizer, la cui fornitura da 81.000 dosi è arrivata regolarmente martedì e saranno utilizzate fino a domenica poi altre 90.000 saranno messe a disposizione dei medici di famiglia per la prossima settimana.  Obiettivo: somministrare a tutti gli ultraottantenni, circa 320.000 persone, la prima dose entro il 25 aprile per poi concludere la immunizzazione entro il 15 di maggio. 

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