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Una video-installazione immersiva unisce Firenze e Gerusalemme in nome della pace

Dal 19 al 29 aprile la Sala d’Arme di palazzo Vecchio ospiterà l’opera “Firenze e Gerusalemme. Un viaggio immersivo tra le due città per una visione di pace” a cura di Gugliemo Magagna, parallelamente un ricco programma di eventi collaterali

Firenze e Gerusalemme sono due luoghi lontanissimi ma uniti dalla storia e divenuti nei secoli luoghi di fede, cultura, bellezza.

Da questa suggestione nasce “Firenze e Gerusalemme. Un viaggio immersivo tra le due città per una visione di pace” una video-installazione immersiva a cura di Gugliemo Magagna che sarà ospitata nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio dal 19 al 29 aprile. 

Sarà un viaggio che intreccia storie, identità e sfide, a cui si affianca un ricco palinsesto di eventi tematici organizzati in collaborazione con Fondazione Giorgio La Pira, Andrea Bocelli Foundation Ente Filantropico e Fondazione Giovanni Paolo II.

“Se dovessi descrivere con una parola l’atteggiamento con cui mi approccio al lavoro, soprattutto negli ultimi 5 anni, direi apertura. Apertura verso tutto ciò che è nuovo, verso quello che non si conosce e verso le opportunità e le sfide che mi si presentano – racconta Guglielmo Magagna, film-maker e autore della video installazione immersiva -. Firenze e Gerusalemme è decisamente una di queste. Una sfida importante, di cui sento forte la responsabilità, che mi ha dato l’opportunità di lavorare con un team incredibile, di catturare immagini in luoghi straordinari, di conoscere contesti, di incontrare persone, di imparare cose che non sapevo e di produrre, spero, qualcosa che possa emozionare le persone che lo vedranno”.

L’installazione proiettata sulle pareti della Sala D’Arme, permetterà di cogliere i riflessi reciproci delle città di Firenze e Gerusalemme, che si concentrano sugli elementi dell’anima cittadina evocata da Giorgio La Pira.

Le riprese mettono in relazione il Muro del Pianto da un lato e il prospetto laterale della Cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore dall’altro, le cupole e l’architettura del Santo Sepolcro di Gerusalemme con il fiorentino Tempietto Rucellai, le campane di una chiesa e la preghiera che si leva da un minareto.

Accanto all’architettura, compaiono le persone, il lavoro delle botteghe, le famiglie.

Tutti gli eventi collaterali

L’installazione sarà anche l’occasione per un ricco programma di appuntamenti di cui il primo è fissato per giovedì 20 aprile alle 21 con “Giorgio la Pira, tra concretezza e utopia “La città sul monte”. Costruire oggi una comunità che accoglie” a cura della Fondazione Giorgio la Pira che vedrà protagonista Mario Primicerio, già Sindaco di Firenze.

Venerdì 21 aprile alle 16 appuntamento con “ABF Globalab, idee per generare il cambiamento”, a cura di Andrea Bocelli Foundation. L’incontro sarà l’occasione per approfondire i progetti di orientamento scolastico, professionale e vocazionale caratterizzato dall’adozione di una metodologia pratico-esperienziale volta a potenziare e a orientare, nel più ampio e significativo dei sensi, i soggetti coinvolti.

Sabato 22 aprile, alle 10:30 sarà la volta di “La necessità della pace. I sessanta anni della Pacem in terris”. A fare il punto sui sessanta anni trascorsi dalla pubblicazione dell’Enciclica di Papa Giovanni XXIII dedicata alla pace tra i popoli ci saranno Andrea Bottinelli, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II, Riccardo Burigana, docente alla Facoltà di Teologia dell’Italia Centrale e lo scrittore Vannino Chiti.

Mercoledì 26 aprile, a partire dalle 18, Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire, modererà l’incontro, dal titolo emblematico “Visioni di pace nella città plurale”, tra il S.B. Mons. Pierbattista Pizzaballa Patriarca di Gerusalemme dei Latini e S.E. Card. Giuseppe Betori Arcivescovo Metropolita di Firenze.

Il 28 aprile alle 17, sarà Valentina Zucchi di MUS.E a moderare il focus “Firenze: la nuova Gerusalemme. I luoghi, le opere che raccontano legami tra la Città Santa e la geografia sacra della città di Firenze”, un percorso ideale che collega Firenze con la Città Santa dal punto di vista storico e artistico insieme a Isabella Gagliardi, docente di Storia del cristianesimo e delle chiese dell’Università degli studi di Firenze e grande studiosa dei rapporti tra le due città, ed Elena Gurrieri, responsabile della Biblioteca del Seminario Arcivescovile Maggiore di Firenze e Alessandra Benati, filosofa e ricercatrice della Facoltà di Scienza Fisica Matematica dell’Università degli Studi di Firenze.

Chiude il programma “Gli scavi al Santo Sepolcro: rileggere la storia e costruire relazioni”, il 29 aprile alle 17, incontro eccezionalmente ospitato dal Museo Marino Marini, dove si trova, all’interno della Cappella Rucellai, il sacello del Santo Sepolcro. Dei lavori di scavo a Gerusalemme parleranno per l’occasione la professoressa Francesca Romana Stasolla dell’Università La Sapienza di Roma, fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa, Grazia Tucci, docente dell’Università degli studi di Firenze, moderati da Giuseppe Caffulli di Fondazione Terra Santa.

Tutti gli incontri sono gratuiti, fino a esaurimento posti.

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