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Vaccini ai bambini, la Regione lavora all’intesa con i pediatri

Si definiscono i dettagli per dare il via alle somministrazioni nella fascia 5-11 anni, in totale 210mila bimbi. Giani: “Crescono le prime dose: erano 500 due mesi, ora siamo a circa 2mila al giorno”

Un bambino che si vaccina - © FamVeld

Ancora pochi giorni e poi partiranno le vaccinazioni anche per i bambini, la fascia 5-11 anni ancora esclusa dalla grande campagna di immunizzazione contro il Covid-19. La Regione Toscana sta lavorando affinché entro Natale sia tutto pronto per far partire le somministrazioni. A breve, ha fatto sapere il presiente della Regione, Eugenio Giani “potremmo definire quando partiranno le prenotazioni”

Guardando i dati, in Toscana “siamo scesi sotto i 600mila abitanti che non hanno ancora avuto la prima dose, è ancora un numero alto, ma è  un buon segnale”. I bambini coinvolti in questa campagna saranno 210mila in totale: “Così daremo buon impulso alla vaccinazione”, conclude Giani.

Per concretizzare la campagna di vaccinazione, la Regione, come spiega l’assessore alla Salute, Simone Bezzini, si sta muovendo su due fronti: I punti di somministrazione, che saranno messi a disposizione attraverso la prenotazione sulla piattaforma telematica digitale regionale, l’altro canale sarà quello dei pediatri di libera scelta coi quali confido arriveremo a un’intesa nelle prossime ore”. Nell’hub vaccinale allestito al Mandela di Firenze, ad esempio, Giani ha già anticipato che verrà realizzato  “un ambiente dedicato, che sarà separato da quello per gli adulti, e avrà musica, video, attrezzature che faranno vivere ai bambini l’esperienza della vaccinazione come un gioco, senza paura, mettendoli a proprio agio”.

Dettagli da definire, dunque, per l’assessore Bezzini, “perché estendere la protezione diventa un elemento fondamentale per limitare il contagio. Ce lo dicono i dati”. Numeri che giorno dopo giorno raccontano di una ripensamento sempre più diffuso tra gli scettici.  “Da una parte – ha detto – dobbiamo estendere ulteriormente le prime dosi alla fascia 5-11 anni, ma anche verso coloro che fino ad oggi hanno avuto qualche diffidenza e fortunatamente ci stanno ripensando”.

La conferma che qualcosa sta cambiando arriva anche dal presidente Giani: Quello che sto riscontrando è che le prime dosi erano calateCrescono le prime, un paio di mesi fa, erano a 500 al giorno e negli ultimi giorni sono risalite a 1.500-2.000 dosi al giorno significa che i no vax cominciano ad assottigliarsi”. “Effettivamente nelle manifestazioni no vax in piazza vedo sempre meno persone”.

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