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Via libera ai musei, ma in Toscana non tutti riapriranno

Il nuovo decreto permette la riapertura dei musei (eccetto i festivi). Ma la ripresa, in Toscana, sarà a singhiozzo. Ok Bargello e Cappelle Medicee, chiusi il Duomo di Siena e la Torre di Pisa. Apre Boboli, ma non gli Uffizi

Henry Moore, a Firenze nel 1972 - © Enrico Ferorelli

In base alle novità dell’ultimo Dpcm, lunedì 18 gennaio i musei della Toscana possono riaprire al pubblico, anche se soltanto nei giorni feriali: le istituzioni culturali della regione però si muovono in ordine sparso. A Firenze riapriranno già da lunedì i musei civici, mentre gli statali del Bargello fanno sapere di essere a lavoro per tentare di aprire almeno tre siti del complesso: il museo nazionale del Bargello, le Cappelle Medicee e Palazzo Davanzati. Annunciano inoltre la riapertura da lunedì il museo della Città di Livorno, e a Pistoia il Civico d’arte antica in Palazzo comunale, lo Spedale del Ceppo e il museo del Novecento di palazzo Fabroni. Tra quelli che non riapriranno ci sono la parte museale del Duomo di Siena e la Torre di Pisa.

Nuove mostre

“In questi giorni – conferma l’assessore di Firenze alla cultura, Tommaso Sacchiabbiamo lavorato senza sosta per organizzare la riapertura e possiamo annunciare che lunedì saranno di nuovo visitabili tutti i musei comunali”. Con la loro riapertura sarà inaugurata anche la mostra di Henry Moore al museo Novecento, e riaperta la rassegna dedicata a Raffaello in sala d’Arme di Palazzo Vecchio e quella fotografica di Massimo Sestini nell’ex refettorio di Santa Maria Novella.

Prima Boboli, poi gli Uffizi

Le Gallerie degli Uffizi apriranno i siti all’aperto, ovvero Giardino di Boboli martedì 19 gennaio e forse da lunedì la Loggia dei Lanzi: ci vorrà più tempo oer il museo degli Uffizi e Pitti. Resta chiuso al pubblico il complesso monumentale dell’Opera di Santa Maria del Fiore che comprende Duomo, Campanile di Giotto, Battistero e museo. La Galleria dell’Accademia di Firenze ha reso noto che sarà pronta il 13 febbraio: durante la chiusura per il lockdown, ha avviato lavori ancora in corso. Ripartono dal 21 gennaio l’Archeologico nazionale di Firenze e San Marco. “Messi in ginocchio dal protrarsi della pandemia – dice Patrizia Asproni, presidente del museo Marino Marini di Firenze che lunedì non riaprirà – le nostre istituzioni museali sono oggi in grave sofferenza, tanto in termini di risorse economiche quanto per l’assenza di pubblico”.

Riapre l’Opificio delle pietre dure

Dal 18 gennaio l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze riapre al pubblico le sale del suo piccolo ma prezioso museo. Sarà possibile ammirare nuovamente i capolavori in commesso fiorentino, un’arte che ha come protagonista la pietra dura nelle sue innumerevoli varietà. Con la Toscana in zona gialla riaprono dal 18 gennaio anche il Museo dei Bozzetti a Pietrasanta (Lucca) e Casa Carducci a Valdicastello, entrambi a ingresso libero.

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