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Vini per la pace, raccolti oltre 22mila euro con l’asta di solidarietà per l’Ucraina

Collezionisti e donatori internazionali si sono contesi i 30 lotti, offerti dai soci dei tre consorzi toscani, tra magnum e bottiglie pregiate

L’asta Vini per la pace a Vinitaly 2022 - © Consorzio Bolgheri e Bolgheri Sassicaia

I vini per la pace raccolgono oltre 22mila euro per i profughi ucraini. L’asta di solidarietà voluta dai consorzi di Brunello di Montalcino, Chianti Classico e Bolgheri e Bolgheri Sassicaia ha centrato l’obiettivo di offrire un aiuto concreto a chi fugge dalla guerra. Il ricavato dell’asta, battuta da Filippo Lotti, direttore Italia di Sotheby’s, è destinato ai rifugiati assistiti e sostenuti dalla Caritas diocesana di Siena.

Vini per la pace: pezzi da collezione

#viniperlapace‘, questo l’hashtag lanciato, ha visto collezionisti e donatori internazionali contendersi i 30 lotti, offerti dai soci dei tre consorzi. Tra i prezzi pregiati dei vini per la pace: una Magnum 1,5 l. Brunello di Montalcino Biondi Santi 2015, una Magnum di Brunello Montalcino Ciacci Piccolomini d’Aragona 2015, una magnum di Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia 1999. E ancora una Doppia Magnum Ornellaia 2011 o una rara bottiglia di Chianti Classico Badia a Coltibuono 1958, accanto ad un Chianti Classico Monsanto 1969.

I pochi lotti rimasti dalla prima tornata di offerte rimarranno disponibili online” sulla piattaforma Bid Inside, partner tecnico della iniziativa. “È un nostro dovere morale, per noi che abbiamo il privilegio di vivere in una regione da sempre paladina della pace e in un contesto in cui il vino è sempre stato un aggregatore di socialità e simbolo di pace, mobilitarci per cercare di offrire aiuto e ‘accompagnare’ in un percorso di integrazione nelle nostre terre quanti stanno soffrendo per una guerra inimmaginabile ai nostri tempi“, le parole di Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino.

Vinitaly 2022 – © Veronafiere – Ennevi Foto

Soldi di degustazioni e masterclass in beneficenza

La seconda giornata di Vinitaly si è aperta a Veronafiere all’insegna della solidarietà per l’Ucraina. Il salone internazionale dei vini ha scelto di destinare tutto il ricavato delle 76 super-degustazioni e di tutte le masterclass a pagamento alle iniziative della Caritas a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra. La cifra, stimata in 80mila euro, sarà devoluta in favore dell’accoglienza dei profughi e, in particolare, delle famiglie ucraine.

Mai avremmo immaginato un’edizione di Vinitaly fuori dal tunnel della pandemia ma dentro a quello della guerra – ha detto Maurizio Danese, presidente di Veronafiere -. Uno scenario drammatico che ci interroga e che non ci lascia indifferenti. Per questo Veronafiere ha deciso di sostenere le iniziative della Caritas“.

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