Cultura/

Vino e arte in Toscana: quando le etichette sono d’autore

Pittori creativi e street artist firmano rossi e bianchi toscani: da Keith Haring a Sergio Staino, da Tomas Saraceno a Yoko Ono tanti personaggi eccellenti

Le etichette d’artista di Nittardi

Pittori, creativi e street artist firmano rossi e bianchi toscani. Vino e arte sono un’accoppiata vincente in Toscana. Le etichette portano spesso la firma di artisti di grido. Il mondo dell’enologia non affascina solo i wine lovers. Molte le aziende vinicole che scelgono per le loro bottiglie etichette d’autore.

La cantina più famosa di Toscana è quella della famiglia Canali-Femfert, proprietaria di Nittardi. Sono tanti gli imprenditori che guardano al mondo dell’arte quando si parla di vino.

Ornellaia ha reso la sua vendemmia d’autore un vero e proprio evento a livello anche artistico. In tempi recenti anche Sergio Staino e il suo più celebre personaggio Bobo hanno ceduto all’affascinante mondo del vino.

Ecco dieci etichette da ammirare e volendo collezionare per chi, oltre al contenitore, non disdegna il contenuto. Degni rappresentanti del binomio vino e arte in Toscana.

1 – Chianti Classico Casanuova di Nittardi

La famiglia Canali-Femfert porta avanti da quarant’anni un progetto eno-artistico che vede protagonista il Chianti Classico Casanuova di Nittardi. I maggiori artisti contemporanei di tutto il mondo hanno vestito il Chianti Classico di questa storica che fu nel XVI secolo di Michelangelo Buonarroti. Rappresenta l’eccellenza per vino e arte in Toscana.

Ogni anno, infatti, a partire dalla prima vendemmia nel 1981, un artista di fama internazionale è invitato a creare due opere: dalla prima nasce l’etichetta, mentre la seconda è dedicata alla carta seta che fascia la bottiglia. L’idea è venuta al gallerista Peter Femfert, gallerista, alla moglie Stefania Canali, storica dell’arte, e oggi prosegue la tradizione il figlio Léon. Tra gli artisti spiccano Hundertwasser, Corneille, Mitoraj, Yoko Ono, Guenter Grass, Dario Fo e Kim Tschang Yeul. Nel 2021 a disegnare l’etichetta l’italiano Fabrizio Plessi.

Le prime 35 annate delle etichette d’artista realizzate per Nittardi

2 – Le Pergole Torte Montervertine

Iconico il vino, iconiche le etichette. Non è da tutti poter vantare un simile primato. Le Pergole Torte di Montevertine è stato il primo Sangiovese in purezza vinificato nella zona di Radda in Chianti, ottenuto dalle uve di vigneti storici.

Una felice intuizione di Sergio Manetti che fu supportato dalla consulenza di Giulio Gambelli e dal fidato cantiniere Bruno Bini. A firmare le celebri etichette con il volto di una misteriosa femme fatale è stato Alberto Manfredi. Un’immagine che ancora oggi rappresenta al meglio il binomio tra vino e arte in Toscana.

Alcune storiche annate de Le Pergole Torte Montevertine

3 – Il viaggio di Landò Prima Fermata

Si chiama Il Viaggio di Landò Prima Fermata, il vino ottenuto da uno dei più antichi vitigni della Toscana: il canaiolo qui proposto in purezza da David Landini, enologo ed agronomo toscano da sempre alla scoperta di vecchi vigneti per produrre vini in modo naturale e infatti Prima Fermata arriva da un vigneto quasi centenario a Palaia: 3000 le bottigliette numerate per l’annata 2020. L

andò riecheggia le vecchie carrozze di una volta, ma fa pensare anche al soprannome dell’enologo. Ben rappresenta il binomio vino e arte in Toscana.

L’etichetta porta la firma di Sergio Staino: giornalista, fumettista, vignettista e regista italiano: i personaggi di Bobo e Bibi in carrozza rappresentano la gioia del bere bene, della natura e dell’amore universale. A sviluppare nome e immagine Roberta Perna con la sua agenzia di comunicazione enogastronomica.

Il viaggio di Landò Prima Fermata, l’etichetta disegnata da Staino

4 – Keith Haring Supertuscan Tenuta di Ceppaiano

Pochi sanno che fu la famiglia Castellani, proprietaria dell’omonima cantina dove vengono prodotti i vini con l’etichetta Tenuta di Ceppaiano, a invitare Keith Haring in Italia trent’anni fa. Qui realizzò il murales Tuttomondo sul muro meridionale del convento dei frati Servi di Maria della Chiesa di S. Antonio, a Pisa.

A ricordo di quell’amicizia Haring donò una sua opera che oggi compare sul Keith Haring Supertuscan, un pezzo da collezione. La famiglia Castellani in verità da sempre predilige l’arte anche sulle etichette: da ricordare l’opera di Violetta Viola sul Rosso di Toscana IGT “Alle Viole”. Esempi concreti del binomio vino&arte in Toscana, dove le etichette sono d’autore come i vini,

L’etichetta di Keith Haring per la Tenuta di Ceppaiana

5 – La Pettegola Vermentino Toscana Igt di Banfi

Banfi ha presentato pochi giorni fa l’etichetta del Vermentino Toscana Igt La Pettegola ideata dal duo Van Orton, creativi torinesi che hanno un lungo elenco di collaborazioni tra Microsoft e Nba, Pearl Jam e Jovanotti, Marvel solo per citare alcuni.

Un’etichetta tanto innovativa nel design quanto all’avanguardia anche sotto il profilo tecnologico: grazie alla App Banfi Experience l’uccellino sull’etichetta si anima per un’esperienza virtuale nel segno dell’interattività. Qui vino e arte in Toscana sposano le nuove tecnologie.

Molti ricorderanno inoltre il progetto Banfi Wine & Design nato per celebrare il Brunello di Montalcino Castello Banfi. I sei giovani designer, vincitori della prima edizione “MOS Designer Residencies Competition” svilupparono ognuno un’etichetta per una Limited Edition.

Il vermentino Banfi La Pettegola e l’etichetta firmata Van Orton

6- CastelGiocondo Artisti per Frescobaldi

CastelGiocondo è un castello che fu costruito nel Quattrocento come roccaforte difensiva. Oggi appartiene alla famiglia Frescobaldi e ospita l’iniziativa Artisti per Frescobaldi, un Premio Biennale d’Arte Contemporanea che a ogni edizione coinvolge tre artisti, chiamati a realizzare il disegno dell’etichetta per un’edizione limitata e numerata di bottiglie di CastelGiocondo Brunello di Montalcino.

Nella quinta edizione che si è tenuta nel 2021 Andrew Dadson, Erica Mahinay e Gian Maria Tosatti sono stati chiamati a disegnare le etichette per le bottiglie di CastelGiocondo Brunello di Montalcino 2015.

CastelGiocondo Brunello di Montalcino 2015 Artisti per Frescobaldi

7 – Ornellaia e la vendemmia d’autore

L’ultima vendemmia d’artista dedicata a Ornellaia 2019 è stata realizzata dai designer di fama internazionale Djurberg e Berg e ha per tema Il VigoreOrnellaia e Sotheby’s Wine dal 2009 collaborano nel sostenere progetti di beneficenza.

Questa volta il ricavato della vendita delle bottiglie Limited Edition messe all’asta andrà alla Fondazione Solomon R. Guggenheim a sostegno del programma innovativo “Mind’s Eye” così da permettere a persone non vedenti e ipovedenti di apprezzare l’arte contemporanea con tutti i sensi.

Nel corso degli anni tanti gli artisti celebri che hanno disegnato le etichette per Ornellaia: da Jan Fabre a Tomas Saraceno.

Le bottiglie di Ornellaia realizzate dall’artista Tomas Saraceno

8 – Brunello di Montalcino Docg Fagnani

Il vino è un affare di famiglia per Francesco Fagnani, nipote del ben noto Sunto. I vini, prodotti dall’omonima famiglia, vengono prodotti presso l’Azienda Agricola Bellaria, in una delle zone più vocate del territorio di Montalcino. Per un amante della vigna e del paesaggio toscano, l’attenzione ai dettagli è tutt’altro che un aspetto secondario da vini Fagnani.

Ecco perché ha scelto di far disegnare le etichette del Brunello di Montalcino e non solo all’artista ferrarese Daniele Cestari. L’artista racconta: “Quando ho pensato all’etichetta del nuovo Brunello mi sono semplicemente lasciato trasportare dal gusto, dal profumo di una toscana a me ormai diventata cara“. Luca Greghi ha invece firmato Anna IGT Toscana Rosso: “ho pensato alla linea unica, come a rimandare alla sinuosità dei campi, agli odori, al calice all’uomo“.

L’etichetta del Brunello di Montalcino Fagnani disegnata da Daniele Cestari

9 – Colore/Testamatta Bibi Graetz

Uno dei suoi vini più apprezzati si chiama Colore e non è un caso. Bibi Graetz nasce prima come pittore, poi si innamora del vino e si dedicata alla coltivazione della vite nella tenuta attorno al Castello di Vincigliata, acquistata dalla sua famiglia nei primi anni ‘60.

Bibi Graetz che ha un diploma conseguito all’Accademia delle Belle Arti, è ormai un vignaiolo apprezzato: si pensi al Testamatta che lo ha fatto conoscere e a Colore che ha rappresentato la consacrazione. Per le etichette dei suoi vini Graetz ama utilizzare i suoi dipinti. Un’accoppiata vincente nel segno di vino e arte in Toscana.

I vini di Bibi Graetz

10-Anterivo Supertuscan cantina Nottola

La cantina Nottola è tra le più iconiche del Nobile di Montepulciano. L’etichetta dell’Anterivo IGT Rosso di Toscana realizzata dal Maestro Giulio Galgani. Un’opera che va a inserirsi nel lavoro di pittori creativi e street artist che da anni firmano rossi e bianchi toscani.

Questo IGT Rosso di Toscana è un Supertuscan realizzato al 50% da Sangiovese e al 50% da Merlot dedicato al padre del titolare e fondatore della tenuta: Anterivo Giomarelli nel 1992.

Anterivo (a destra) il Supertuscan di casa Nottola

 

I più popolari su intoscana