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“Vissi d’arte” 100 capolavori dei maestri italiani in mostra a Livorno

Fino al 31 gennaio 2021 un eccezionale percorso espositivo con opere da Carrà a Morandi, da Guttuso a Vedova e tanti altri maestri dell’arte

Il Museo della Città di Livorno, situato nel cuore dell’antico quartiere de La Venezia, ospiterà fino al 31 gennaio 2021 la mostra “VISSI D’ARTE Cento capolavori dalle collezioni Della Ragione e Iannaccone” a cura di Eva Francioli, Elena Pontiggia, Sergio Risaliti. Un eccezionale percorso espositivo che riunisce per la prima volta le opere di due importanti collezioni dedicate all’arte italiana del Novecento: quella di Alberto Della Ragione (1892-1973) e quella di Giuseppe Iannaccone (1955), entrambi accomunati dalla grande passione per l’arte italiana, in particolare quella sviluppata negli anni tra le due guerre.

Un passione dirompente per l’arte

Il titolo dell’esposizione, “Vissi d’arte”, sta a sottolineare quello che accomuna i due collezionisti spinti a dedicare un’intera vita alla ricerca ed al possesso di alcune opere entrate nel mirino del loro prorompente desiderio di bellezza. Le due collezioni sono parallele e complementari, seppur frutto di acquisti e scelte maturate in epoche storiche differenti da due appassionati collezionisti entrambi nati in Campania per poi svolgere tutta la loro carriera al Nord Italia: in Liguria, a Genova, l’ingegnere Della Ragione, e, in Lombardia, a Milano, l’avvocato Iannaccone.

I maestri in mostra a Livorno

In mostra opere di grandi Maestri come Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Mario Mafai, Scipione e Filippo De Pisis, e ancora Felice Casorati, Aligi Sassu, Ottone Rosai, Carlo Levi e Fausto Pirandello. Opere di altissima qualità pittorica esposte in un percorso dialettico dal forte impatto visivo.

Alberto Dalla Ragione

La collezione di Alberto Della Ragione è arrivata a Firenze come frutto generoso di una donazione effettuata all’indomani della terribile alluvione subita da Firenze, la culla del Rinascimento, ferita nel suo patrimonio di bellezza dalla furia delle acque dell’Arno, che nel novembre del 1966 tracimò sommergendo le case, le chiese e i palazzi. Fu allora che l’ingegnere decise di risarcire Firenze affidando alle cure della città ben 240 opere di sua proprietà, con un contratto che fu siglato finalmente nel 1970. Forse Della Ragione, nel prendere questa decisione, fu motivato anche dal fatto che nella città di Cosimo Il Vecchio e Lorenzo Il Magnifico abbia avuto origine il collezionismo moderno, dalla cui costola sono poi nati i musei più importanti della città, dagli Uffizi, alla Galleria Palatina, dal Museo Bardini, al Museo Horne, fino allo stesso Museo Novecento, che conserva ed espone la Raccolta Alberto Della Ragione.

Giuseppe Iannacone

L’altra collezione è nata invece dalla grande passione di Giuseppe Iannaccone. Le opere da lui sapientemente collezionate rivelano una straordinaria capacità nelle scelte, guidate da una profonda coerenza concettuale e da una rara intelligenza critica, che hanno condotto l’avvocato verso una pittura connotata da un originale calore romantico ed espressionistico, come quella degli artisti di Corrente e della Scuola romana.

 

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