Cultura /Arte

Vivienne Westwood lancia l’appello per salvare la terra dal palco della Florence Biennale

Premio alla carriera per la stilista e attivista inglese, alcuni suoi lavori esposti nei padiglioni della Fortezza da Basso

Accoglienza da star per Vivienne Westwood a Firenze: la stilista e attivista inglese ha ricevuto il “Premio Leonardo da Vinci” alla carriera nell’ambito della XIII Florence Biennale, mostra internazionale di arte contemporanea e di design. Diluvio di flash e di applausi durante la cerimonia nel Padiglione Spadolini della Fortezza da Basso. Un’autentica standing ovation. La stilista, prima della cerimonia, ha voluto visitare il suo spazio all’interno della mostra: alcuni abiti sono esposti su manichini, sugli schermi video e foto ripercorrono le tappe principali della sua carriera. Grande l’attenzione rivolta alle campagne in difesa dei diritti umani e dell’ambiente.
Questa la motivazione del riconoscimento che le è stato consegnato da Jacopo Celona, direttore generale di Florence Biennale: “in riconoscimento di una produzione creativa rivoluzionaria che ha segnato la storia del design della moda nel corso degli ultimi cinquant’anni, cambiando e ampliando il concetto di femminilità, e per aver ideato e promosso campagne innovative con l’obiettivo di proteggere la vita sulla nostra Madre Terra”.

Florence Biennale, “Premio Leonardo da Vinci” alla carriera (per il design) a Vivienne Westwood

Nel ringraziare la dezione di Florence Biennale, Vivienne Westwood ha voluto leggere, in inglese e in Italiano, la “Lettera-SOS per salvare il pianeta“. Questo il testo integrale: “La parola Economia Mondiale significa ‘gestione della CASA’. La Madre Terra è la nostra casa, per tanto, su scala mondiale, economia equivale a sostenibilità. Non la abbiamo. Non abbiamo futuro. Il nostro sistema finanziario si fonda su guerre perpetue, guerre commerciali e competizione; è la causa del cambiamento climatico. Le guerre vengono combattute per i territori e la manodopera basso costo. La vera economia è basata sul valore della terra. “La terra non appartiene a nessuno”. Noi ne siamo custodi. Bisognerebbe versare un contributo al portafoglio pubblico per l’uso della terra, un enorme entrata mai sfruttata. NO ALLE TASSE! Tutte le altre transazione da uomo a uomo. Cooperazione non competizione. Distribuzione equa della ricchezza. Ho un piano per salvare il mondo che può funzionare perché ho analizzato il problema e ho la soluzione. La mia squadra, Climate Revolution, ha iniziato la campagna per un’economia basata sulla Terra grazie al suo ri-selvaggiamento; abbiamo l’obiettivo di creare corridoi per la natura selvaggia. Chiediamo la cooperazione del Governo”.

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