Cultura della legalità, gli studenti ricordano il giornalista Giancarlo Siani a 40 anni dall’assassinio
La Regione Toscana organizza una giornata in memoria del cronista del Mattino ucciso dalla camorra al liceo statale Coluccio Salutati di Montecatini Terme
Aveva appena 26 anni e fu ucciso dalla camorra sotto casa. Così la criminalità organizzata cercò di mettere per sempre a tacere la sua voce di giornalista libero e indipendente. Giancarlo Siani, a distanza di 40 anni dalla sua morte, è invece ancora vivo. Le sue idee, le sue parole, le sue battaglie sono risuonate ancora una volta nell’aula magna del liceo statale Coluccio Salutati di Montecatini Terme.
Al giornalista ucciso dalla camorra è stata dedicata una giornata voluta dalla Regione Toscana per promuovere la cultura della legalità nelle scuole, tra le giovani generazioni. A tenere vivo il ricordo di Giancarlo Siani la testimonianza toccante del fratello Paolo, davanti alla platea composta di studenti.
La Regione Toscana si avvale da tempo del centro di documentazione “Cultura della legalità democratica” per contribuire alla lotta contro la criminalità organizzata. Dando così il suo apporto allo sviluppo di una coscienza civile e democratica tra i ragazzi.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alla legalità Stefano Ciuoffo sono impegnati profondamente nel portare avanti queste iniziative tra i giovani. Si pensi ai campi della legalità, ai bandi rivolti alle scuole per la cittadinanza attiva, agli incontri alla tenuta di Suvignano. Le iniziative per ricordare a 40 anni di distanza il cronista del Mattino partono proprio dalla giornata a Montecatini Terme. Si replicherà con un evento a giugno, ancora con Paolo Siani, per non dimenticare la morte di questo giovane cronista coraggioso.