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Extravergine del Montalbano a concorso, vince la ‘Granchiaia’

La cerimonia di premiazione si è tenuta a Vinci, comune che promuovere il concorso del miglior extravergine del Montalbano insieme a Cerreto Guidi. Al secondo posto è si è piazzato l’olio prodotto dall’azienda ‘La Burra’

olio

Il miglior olio del Montalbano è quello prodotto dall’Azienda Agricola La Granchiaia di Capraia. L’extravergine è stato incoronato  nei giorno scorsi nell’ambito della XIX Edizione del Concorso promosso dai Comuni di Cerreto Guidi e Vinci, in collaborazione con ANAPOO (Associazione Nazionale Assaggiatori Professionisti olio di oliva).

Al secondo posto si è piazzata La Burra di Vinci, mentre sul terzo gradino del podio Le Colline di Vinci di Paolini Lisa.

I campioni di olio d’oliva pervenuti dalle aziende agricole dei comuni dell’area del Montalbano a cui è rivolto il concorso (Cerreto Guidi, Vinci, Lamporecchio, Larciano, Quarrata, Capraia e Limite, Carmignano, Serravalle Pistoiese, Monsummano Terme e Poggio a Caiano), sono stati valutati da una giuria di esperti.

La proclamazione dei vincitori con la consegna degli attestati ai primi tre oli classificati, è stata preceduta sabato 2 febbraio da una degustazione guidata con una dimostrazione delle tecniche di assaggio. La mattinata  era stata aperta dagli interventi istituzionali con il saluto degli assessori all’Agricoltura dei Comuni di Cerreto Guidi e Vinci, rispettivamente Paolo Feri e Paolo Santini.

A tutte le aziende partecipanti è stata consegnata una scheda con gli esiti degli esami organolettici effettuati da Anapoo: “Tutti gli oli di questa competizione – ha sottolineato il presidente di Anapoo, Franco Pasquinisono risultati molto validi, con valori organolettici sopra la media. I complimenti vanno a tutte le aziende”.

La cerimonia di premiazione è stata l’occasione anche per discutere sull’olio, partendo dai dati relativi all’annata olivicola in Toscana: un’annata positiva, con resa alta per tutte le aziende olivicole.

“Il bilancio dopo vent’anni di concorso non può che farci ben sperare – hanno commentato Feri e Santini Da allora, gli oli in concorso sono migliorati notevolmente dal punto di vista qualitativo, segno di grande attenzione da parte dei produttori di oggi alle metodiche di produzione più all’avanguardia nel campo della coltivazione dell’olio. E grazie anche allo spirito di sana competizione promosso da questa kermesse che stimola le aziende a migliorarsi sempre di più”.

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