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Il Tartufo Bianco delle Crete Senesi in festa a San Giovanni d’Asso

Due fine settimana per immergersi nell’eccellenza: appuntamento il 9-10 e 16-17 novembre. Domenica in scena anche il Treno Natura

tartufo

Tutto pronto per a San Giovanni d’Asso per la Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, il grande evento dedicato a uno dei prodotti più pregiati del territorio che torna per due fine settimana di fila, il 9-10 e 16-17 novembre.

“San Giovanni d’Asso con il suo tartufo – dice il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani – e Montisi con il suo olio extravergine di oliva sono due grandi esempi dell’agricoltura che ci piace e che rappresenta la Toscana. Il tartufo bianco di questi territori è un’eccellenza nazionale e la Mostra Mercato di San Giovanni d’Asso è senz’altro uno degli appuntamenti enogastronomici più importanti della nostra regione”.

tartufo crete

“L’annata per il tartufo bianco delle Crete Senesi si preannuncia buona – spiega il presidente dell’Associazione tartufai Senesi Paolo Valdambrini – Il prezzo oscilla fra i 2mila e i 2.500 euro, dipende dalla pezzatura. Il valore della nostra Mostra Mercato è un altro però. A San Giovanni d’Asso, diversamente da molte altre manifestazioni simili, i tartufi in vendita e in degustazione sono tutti del nostro territorio, a km zero, trovati dai nostri associati, circa trecento in tutta la provincia.”

Il brindisi di apertura è fissato per il 9 novembre alle ore 10 con l’apertura dello “Square Food”in piazza Gramsci, la nuova tensostruttura che ospita i principali stand gastronomici con i prodotti del territorio. 

Tre i punti vendita dove acquistare il Tartufo Bianco delle Crete Senesi, due sono posti all’interno del Castello di San Giovanni d’Asso, il terzo si trova nella sede dell’associazione tartufai sulla via principale. Tutti i tartufi sono esclusivamente a km 0, è questa la caratteristica principale della festa.

Sabato mattina dalle ore 10 fino alle 12 è possibile visitare una cantina degustando due tipologie di doc Orcia e crostini al Tartufo Bianco delle Crete Senesi. La cantina selezionata per sabato 9 è la Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini.

Alle ore 11, nella Sala del Camino inizia l’atteso convegno per imparare a riconoscere il vero tartufo dai prodotti con aromi sintetici che si trovano comunemente in vendita.

Alle 15 protagonista diventa l’Orto di Sesto con due iniziative molto diverse fra loro. Mentre si può partecipare alla simulazione della “Cerca” con i tartufai, nell’anfiteatro si esibisce il gruppo corale “Gialuth” di Roveredo in Piano (Pordenone) con un repertorio che comprende musica sacra e contemporanea e colonne sonore di film.

Per chi resta nel borgo, la Sala del Camino all’interno del Castello ospita, alle 16, la degustazione guidata di ricotta, cioccolato fondente con tartufo bianco e Passito in abbinamento (è gradita la prenotazione).

Alle 20, nel Castello, l’attesa Cena di Gala con il ristorante stellato “La Parolina” è già sold out. Ci sono ancora posti disponibili, invece, per la Cena di Gala di sabato 16 novembre “Tartufo vista Mare” con Luca Biancucci, executive chef di Cantine Avignonesi che ripropone il suo abbinamento tartufo bianco con crostacei e pesce che tanto successo ha avuto nella passata edizione.

Alle 22 si chiude la giornata di esordio della festa con la prima edizione di “Tartufo Cocktail Party”,  nel Castello di San Giovanni d’Asso, con i drink preparati dai barman acrobatici Mixologists e il DjSet di Giovanni Deidda.

Domenica 10 novembre, si inizia da Siena con la partenza dalla stazione ferroviaria (8,50) del “Treno Natura”, il convoglio d’epoca che attraversa la Val d’Arbia, Monte Antico, la Val d’Orcia e le zone del Brunello, le Crete Senesi per arrivare a San Giovanni d’Asso attraversando paesaggi rurali fra i più ammirati al mondo.

Stand, mercatino e Square Food aprono intorno alle ore 10,30 e alle ore 11 si può vivere la suggestiva esperienza della “Cerca” andando con i tartufai ed i loro cani nei boschi vicini a San Giovanni d’Asso.

Tra gli eventi clou la 23esima edizione del concorso “Sapori Senesi” per premiare il miglior formaggio pecorino in collaborazione del Consorzio Agrario Provinciale di Siena. Nella sua versione a “latte crudo” offre un’incredibile qualità e varietà di sapori ed aromi. La degustazione guidata (su prenotazione) è fissata alle 11 nella Sala del Camino all’interno del Castello.

Per la prima volta San Giovanni d’Asso ospita poi i falconieri di Zefiro Falconeria che dalle ore 12 alle 15,30 proporranno uno spettacolo itinerante per far conoscere quest’antica arte giunta a noi direttamente dal Medio Evo. Dalle 13,30 sarà attivo anche un laboratorio per avvicinare i bambini all’affascinante mondo della falconeria.

Alle ore 13 sfilano per le vie di San Giovanni d’Asso i figuranti con costumi storici della Contrada di Santa Maria che partecipano al Palio dei Borgia che si svolge a Nepi.

Il Castello di San Giovanni propone due degustazioni guidate per il pomeriggio di domenica. Si Inizia alle 15 con “Wine Tasting Experience”, in collaborazione con il Consorzio del vino Doc Orcia e l’abbinamento con il tartufo bianco. Alle 17, invece, il Diamante Bianco si accompagnerà con i migliori formaggi Pecorini senesi.

Durante i due week end della festa sono aperte due mostre d’arte: La Sala del Camino del Castello, ospita “Punto di Vista” dell’artista contemporanea senese Rita Rossella Ciani. Sue opere sono presenti in chiese e palazzi italiani ed esteri grazie alla sua collaborazione con la vetreria artistica “La Diana”. Il suo percorso artistico è ricco di commissioni di opere sacre e laiche come la Lancia d’oro delle Giostra del Saracino di Arezzo, il Gonfalone per la confraternita dei Laici di Arezzo, fino alla dipintura del Palio di Siena nel 2006.

La splendida San Pietro in Villore, la chiesa più antica di San Giovanni d’Asso (il primo nucleo risale al 700 DC), ospita invece una Personale dedicata a Pier Luigi Olla, noto artista contemporaneo che porta avanti ed insieme rinnova l’antica tradizione della scultura e dell’oreficeria senese. Fra le tante importanti opere c’è anche la dipintura del Palio del 1976 e i Masgalani d’argento per molti Palii.

 

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