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Giovani per il volontariato, 380mila euro per fase post-emergenziale

Bando Cesvot per promuovere il ruolo dei giovani nel terzo settore toscano. Favoriti i progetti a sostegno del post Covid-19. C’è tempo fino al 23 settembre

Promuovere e qualificare il ruolo dei giovani nell’associazionismo toscano significa dare forza e ruolo alle nuove generazioni perché possano contribuire a rinnovare la proposta del terzo settore, la sua capacità di radicamento sul territorio nonché di facilitare il ricambio generazionale all’interno delle organizzazioni.

Questo lo scopo del bando regionale “I giovani per il volontariato. Valorizzare il protagonismo giovanile nelle organizzazioni” che si è aperto il 22 aprile. Il bando è sostenuto e promosso da Regione Toscana-Giovanisì, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione CR Firenze e attuato con la collaborazione di Cesvot.

Rivolto agli enti del terzo settore toscani iscritti ai registri del volontariato, della promozione sociale e all’anagrafe delle onlus con l’esclusione delle cooperative sociali e degli enti soci di Cesvot, il bando mette a disposizione 5 mila euro per 52 progetti e 20mila euro per 6 progetti sperimentali e innovativi con un investimento complessivo di 380 mila euro; 240 mila euro sono stanziati da Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì in accordo con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, 80mila euro dalla Fondazione CR Firenze e 60mila euro dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

Gli enti potranno presentare le loro proposte fino al 23 settembre compilando il formulario online disponibile sul sito www.cesvot.it.

Il bando prevede una specifica valorizzazione dei progetti che programmino azioni a sostegno della fase post-emergenziale legata alla pandemia Covid19 che il terzo settore, a prescindere dal settore di riferimento, si troverà ad affrontare nei prossimi mesi.

Secondo l’assessore per il diritto alla salute, Stefania Saccardi, «attivare iniziative per promuovere la partecipazione e la creatività giovanile nell’ambito sociale, rappresenta uno degli aspetti più rilevanti delle politiche. Il tempo che stiamo vivendo ci chiama a grandi responsabilità, ad un impegno collettivo che trova la sua necessaria forza nella condivisione di idee, proposte e prospettive che ci aiutano ad allontanare paure e preoccupazioni. Questa collaborazione sulle politiche giovanili tra Regione Toscana, Cesvot ed alcune Fondazioni Bancarie toscane – conclude Saccardi – è un tassello importante nel welfare regionale, un presidio significativo per rispondere alle attese delle giovani generazioni».

«Mai come in questo momento – dichiara Federico Gelli, presidente di Cesvot – le nostre comunità hanno bisogno di quello sguardo sul futuro che solo le nuove generazioni sono in grado di proporci. Avremo bisogno di idee e di una rinnovata partecipazione alla vita pubblica. Le organizzazioni del terzo settore possono essere, più di altri soggetti, delle vere e proprie palestre di cittadinanza attiva dove si impara ad occuparsi del bene comune, dove si acquisiscono competenze e capacità di relazioni».

«Come è evidente dal nostro impegno di queste settimane – sottolinea il Presidente di Fondazione CR Firenze, Luigi Salvadori – stiamo destinando risorse ed energie al Terzo Settore perché lo riteniamo uno degli attori primari in questa drammatica emergenza. Abbiamo dunque aderito volentieri al bando che ha anche il pregio di guardare al futuro dando una speranza ai giovani che hanno idee e il desiderio di lasciare alle spalle queste settimane di lockdown».  

«L’emergenza che stiamo vivendo in questo periodo ha molte conseguenze, non solo sanitarie. Per questo come Fondazione – sottolinea Carlo Rossi, presidente Fondazione Mps – ci stiamo attivando su più fronti sostenendo iniziative che possano contribuire a ricostruire le nostre comunità, attraverso fruttuose e consolidate collaborazioni come quella messa in campo con la Regione Toscana, Cesvot e Fondazione CR Firenze. I nostri giovani sono la risorsa più importante anche per il ruolo del Terzo Settore e dobbiamo offrire e garantire opportunità e prospettive di partecipazione come queste per il futuro».

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