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Eccellenza e posti di lavoro: cresce l’Officina Nazionale Armamento

Assunti 29 giovani tra i 19 e i 28 anni nel polo di Pontassieve dove si producono componenti per l’infrastruttura ferroviaria italiana. Il sindaco Marini: ‘Disponibili a dare il nostro contributo per far sì che questa realtà si confermi sempre più un’eccellenza nazionale ed europea’

Officina Nazionale Armamento di Pontassieve

Crescono i posti di lavoro all’Officina Nazionale Armamento di Pontassieve, polo tecnologicamente avanzato dove si producono componenti fondamentali dell’infrastruttura ferroviaria italiana. Sono in totale 29 i nuovi operatori assunti lo scorso dicembre: si tratta di giovani tra i 19 e i 28 anni, provenienti da Toscana ed Umbria, impiegati dopo un percorso formativo.

Una società antica che oggi – dunque – si fregia di nuove leve: l’Officina è nata infatti nel 1868, per iniziativa dell’allora Società per le strade ferrate romane. Nel tempo l’Officina Nazionale Armamento di Pontassieve di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) è divenuta un punto di riferimento nella produzione di cunei in legno per il fissaggio delle rotaie a doppio fungo in uso durante quegli anni.

Soddisfatta delle assunzioni il sindaco di Pontassieve Monica Marini. “Abbiamo sostenuto e appoggiato fino da subito la scelta di RFI di investire per far crescere l’Officina Nazionale Armamento di Pontassieve – ha spiegato. Per renderlo possibile, nel novembre del 2017, abbiamo approvato in Consiglio Comunale una variante al regolamento urbanistico dove era previsto l’ampliamento dello stabilimento. L’officina di Pontassieve era infatti stata scelta per sviluppare un progetto di crescita e introdurre nuove lavorazioni per competere così con le più grandi realtà europee. Tale opportunità, oltre ad ampliare la produzione dell’officina, si è tradotta anche in nuovi posti di lavoro.

“Come Amministrazione – ha chiosato Marini  siamo stati e saremo sempre disponibili a dare il nostro contributo per far sì che questa realtà si confermi sempre più un’eccellenza nazionale ed europea. Non nascondo – prosegue – che nel 2014 poco dopo essermi insediata gli scenari per questa azienda non erano rosei come invece lo sono adesso e per questo sono doppiamente soddisfatta per la scelta di RFI di investire sul nostro territorio” .

 

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