Made in Toscana/

Fiera del lavoro a Firenze: 100 aziende in cerca di 700 lavoratori

Alla Fortezza da Basso è in corso la prima edizione dell’evento organizzato dalla Regione Toscana per far incontrare chi offre un’occupazione con chi la cerca: 7mila le candidature arrivate

Oltre cento aziende presenti in cerca di 700 lavoratori per 270 diversi profili e quasi 7mila domande arrivate online per un colloquio. Sono questi i numeri della prima edizione della Fiera regionale del lavoro, vetrina della creatività e dell’economia toscana, che si è aperta oggi alla Fortezza da Basso di Firenze, voluta ed organizzato dall’assessorato al lavoro della Regione e dall’Agenzia regionale toscana per l’impiego (Arti) con il finanziamento del Fondo sociale europeo. Per la giornata inaugurale era attesa anche la ministra Nunzia Catalfo, che ha dovuto però all’ultimo momento cancellare l’impegno.

“Ringrazio fin d’ora tutte le aziende che hanno risposto positivamente al nostro invito aderendo all’iniziativa – sottolinea l’assessore al lavoro della Toscana, Cristina Grieco – hanno colto l’occasione offerta per un punto di arrivo comune: agevolare il processo di incrocio tra domanda ed offerta di lavoro e ridurre il fenomeno di disallineamento presente su alcuni profili professionali”.

L’obiettivo della a fiera, in corso fino a domani, venerdì 6 dicembre, è facilitare l’incontro tra chi un lavoro lo cerca e chi lo offre. Quasi 7mila persone hanno inviato la domanda on line per un colloquio registrandosi registrarsi ad Idolweb, il portale online della Regione: le candidature sono state scremate dai Centri regionali per l’impiego in collaborazione con l’agenzia Monsters ed oggi e domani molti dei candidati, giovani ma non solo, avranno un incontro con i rappresentanti delle imprese alla Fortezza. Chi non è stato chiamato o anche chi non ha partecipato alle selezioni può comunque intervenire, registrandosi sul portale www.fieratoscanalavoro.it, alle presentazioni di alcune aziende (e magari lasciare lì il proprio curriculum) oppure ai seminari – snelli, di quarantacinque minuti l’uno al massimo – che si succederanno nei due giorni.

La fiera offre infatti anche momenti di orientamento per studenti e disoccupati sulle qualifiche più richieste, sugli strumenti necessari per cercare lavoro e presentarsi nel modo migliore alle imprese. In fiera giovani e meno giovani in cerca di lavoro potranno parlare con gli addetti dei Centri per l’impiego nello stand di Arti, l’agenzia della Regione tenuta a battesimo appena un anno fa.
Per chi ha voglia di fare un’esperienza all’estero lo sportello giusto è Eures, dove consulenti del servizio europeo per l’occupazione illustreranno le opportunità di mobilità in Europa. Per lavoratori di aziende in crisi senza un contratto stabile e subordinato, in cerca di informazioni su servizi di orientamento e formazione, lo stand dove andare è invece Prometeo 4.0, progetto della Regione finanziato con risorse Fse. C’è anche una postazione interattiva dove poter realizzare un video curriculum.

Ma le occasioni e le possibilità di presentarsi alle imprese non finiscono con la Fiera e non riguardano solo Firenze. Già nei giorni scorsi e poi di nuovo nei prossimi ‘recruitment days’ sono stati organizzati in più province toscane, all’interno spesso dei centri per l’impiego.
L’11 dicembre sarà così la volta dell’Amiata: nel settore della pelletteria e dell’abbigliamento si cercano un addetto alla macchina da cucire, un addetto alla macchina scarnitrice, un addetto alla tinta e uno al montaggio del borsa. Stesso giorno, nell’area senese, per un secondo evento dedicato alla ricerca di camerieri ai piani e facchini con esperienza. Il 12 dicembre tocca ad Orbetello (receptionist, chef e commis) ma anche ad Arcidosso (un posto da ingegnere gestionale), Monsummano (aziende del settore meccanico ricerca un perito tecnico) e di nuovo l’area senese (un posto da facchino ai piani con esperienza e uno da addetto di notte alla receptionist. Il 13 dicembre altri colloqui si terranno a Grosseto (sviluppatori software), a Monsummano (si cercano cinque operai o operaie di pelletteria con esperienza in cucitura e tinteggiatura) e Prato (4 operai addetti al confezionamento di cui la metà inseriti in categorie protette, un manutentore, un impiegato chimico formulatore per la realizzazione di prodotti cosmetici, un impiegato product manager).

I Centri per l’impiego toscani già funzionano bene. Hanno finora dato risposta a oltre 22 mila imprese nel 2018 (dato in crescita rispetto alle 18mila imprese-clienti dell’anno precedente), e hanno intercettato altrettante offerte di lavoro. Tra chi inoltre ha avviato un percorso di politiche attive con la stipula del patto di servizio con i Centri per l’impiego toscani, oltre il 60% ha ottenuto un’opportunità di inserimento nel mercato del lavoro nel corso dell’anno.

I più popolari su intoscana