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Cassa integrazione in deroga: 28mila le domande in Toscana

Sono 66.800 i lavoratori coinvolti, con una media di 28 giorni di Cig ciascuno, concentrati per la maggior parte nel territorio di Firenze, seguito dalle province di Lucca, Pisa e Livorno

Sono quasi 28mila le richieste di autorizzazione alla cassa integrazione in deroga arrivate alla Regione da parte di aziende attive in Toscana, che vivono un momento di stop o di grave difficoltà causato dal Coronavirus. Le domande per usufruire dello strumento di aiuto coinvolgono 66.825 lavoratori in tutto il territorio: i giorni di cassa integrazione richiesti mediamente per ogni lavoratore sono circa 28. 

“Era inevitabile che, dopo il logico boom iniziale di domande, complice anche il ponte pasquale, il dato relativo alle richieste di cassa in deroga per i lavoratori che non usufruiscono di altri ammortizzatori sociali, calasse un po’. Ma il numero di domande presentate in questa seconda fase rimane alto e complessivamente siamo adesso a quasi 28 mila richieste a partire dal 31 marzo” sottolinea l’assessore regionale a lavoro, formazione ed istruzione, Cristina Grieco.

Dal 31 marzo al 16 aprile il numero medio giornaliero di domande inviate alla Regione è stato di 1714. Dall’ultimo report della direzione Lavoro della Regione, emerge una sostanziale diminuzione quotidiana delle richieste rispetto ai primi giorni di apertura del sistema, com’è logico che sia, non solo perché questo secondo periodo ha incluso anche i giorni da sabato 11 a lunedì 13 aprile, coincidenti con il ponte di Pasqua, dove le istanze sono state poche, ma anche perché stiamo entrando nella fase in cui il forte flusso iniziale è destinato a lasciare definitivamente il campo all’attuazione concreta della misura. “Nostra intenzione è fornire ciclicamente i dati elaborati dalla nostra direzione Lavoro”, aggiunge l’assessore Grieco. “È chiaro che, da ora in poi, le nuove domande caleranno mentre i nostri uffici saranno impegnati ad esaminare le richieste e dar seguito a queste”.

Il territorio più coinvolto è quello di Firenze, seguito dalle province di Lucca, Pisa e Livorno, mentre quello meno interessato è al momento il territorio provinciale di Massa Carrara. Cospicuo risulta anche il numero di lavoratori non residenti in Toscana. Per quanto riguarda il numero di domande e di aziende registrate nel sistema regionale a partire dallo scorso 31 marzo, invece, ogni azienda ha inviato in media 1,17 domande e la maggioranza delle imprese che hanno richiesto la cassa in deroga ha sede legale nelle province di Firenze, Pisa e Lucca.

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