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‘Economia di tutti’, così Lucca si ispira a Papa Francesco

La risposta lucchese per un’economia civile e sostenibile auspicata dal Papa trova forma nel progetto ‘Economia di tutti’. In programma laboratori d’innovazione e una winter school

© Francesco Ungaro - unsplash.com

Un progetto ambizioso per una nuova economia civile, etica e sostenibile, capace di rilanciare il territorio e offrire ai giovani nuove opportunità di impresa. Sono questi gli obiettivi di “ECONOMIAdiTUTTI”, un’iniziativa che mette assieme al tavolo di lavoro Fondazione Campus, Comune di Lucca, Progetto Policoro, Arcidiocesi di Lucca, Banca del Monte di Lucca in collaborazione con il Festival Economia e Spiritualità e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

L’idea è nata dall’invito lanciato da Papa Francesco a partecipare all’incontro internazionale “The Economy of Francesco – Assisi 2020”. L’appuntamento, inizialmente fissato a marzo e posticipato in seguito all’emergenza sanitaria a novembre, chiamava all’appello giovani, imprenditori, istituzioni ed enti di formazione affinché «nello spirito di San Francesco – afferma il Pontefice nel suomessaggio di invito – presentassero proposte per un’economia più giusta, fraterna, sostenibile e con un nuovo protagonismo di chi oggi è escluso».

La risposta presentata dalla compagine lucchese è stata dunque “ECONOMIAdiTUTTI” che, alla luce dei recenti sviluppi e delle disposizioni di legge in materia di salute pubblica, si concretizzerà in due step. Il progetto ha già attiva una pagina Facebook e un profilo Instagrm dov’è possibile restare aggiornati su tutte le iniziative che saranno proposte.

economia di tutti lucca

«Progetti di questo genere che impegnano università, istituzioni locali, enti associativi, imprese e professionisti – afferma la professoressa Enrica Lemmi, Coordinatrice Area Turismo di Fondazione Campus – rappresentano un esempio virtuoso del rapporto fra la formazione, lo sviluppo di un’economia civile e il benessere dei cittadini. Mai come adesso, che viviamo un momento così delicato e cruciale, è necessario diffondere nei giovani una nuova cultura economica, inclusiva e sostenibile, che consenta di sviluppare in chiave innovativa idee e opportunità di crescita sociale ed economica».

Compiacimento per l’iniziativa anche da parte del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini. «Saluto con grande soddisfazione questo progetto della Fondazione Campus a cui il Comune di Lucca ha dato il suo sostegno» spiega Tambellini. «L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha dimostrato quanto sia fragile il modello di sviluppo che abbiamo costruito fino ad oggi, basato sul consumo indiscriminato di risorse del nostro pianeta e su una velocità sempre più serrata dei cambiamenti che rischia di travolgerci. Dobbiamo avere orizzonti più ampi, dobbiamo dare vita a un nuovo umanesimo perché le tematiche della salvaguardia ambientale e della tenuta sociale della nostra civiltà sono ormai legate indissolubilmente. Questo percorso è l’occasione per formare anche sul nostro territorio una nuova coscienza, nuove competenze e professionalità per la crescita sostenibile».

«Da 25 anni il Progetto Policoro della CEI accompagna i giovani a una nuova visione del lavoro e all’attivazione di percorsi di auto-imprenditorialità» dichiara l’Arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti. «L’esperienza che oggi viene presentata intende rafforzare il servizio di orientamento e di accompagnamento: in sintesi, rispetto a quanto fatto finora si tratta di cominciare più a monte il cammino e terminarlo più a valle, grazie alla sinergia di soggetti diversi».

La prima fase prevede una serie di incontri – chiamati Innovation Lab – da tenersi nel periodo settembre-novembre 2020: gli incontri potranno essere svolti sia in presenza che online e saranno rivolti a tutta la cittadinanza, ossia a tutti coloro che hanno il desiderio o la necessità di reinventarsi, sviluppando e applicando idee imprenditoriali attente al sociale.

Gli Innovation Lab saranno anche l’occasione per discutere delle attuali problematiche sociali ed economiche e valutare le azioni che potrebbero essere messe in campo. Basti pensare, ad esempio, ai nuovi inoccupati, alle aziende che intendono reinventare il proprio business o all’aggravarsi dell’isolamento che il Covid-19 ha generato nei piccoli paesi abitati da numerosi anziani e alla necessità di fornire loro servizi utili al loro sostentamento e al loro benessere. Un team di consulenti ed esperti sarà quindi a disposizione a conclusione di ogni incontro, sia in presenza che attraverso appuntamenti virtuali, per valutare le idee e le esigenze imprenditoriali dei cittadini.

Il secondo passo sarà l’avvio, nel dicembre 2020, di una Winter School rivolta espressamente ai giovani dai 18 ai 35 anni e mirata a sensibilizzare questi ultimi verso un’economia civile, inclusiva, sostenibile ed etica. Al termine del percorso di formazione potrà in realtà seguire – come si augurano i promotori dell’iniziativa – un ulteriore passo: il sostegno concreto al fare impresa, consentendo l’attuazione di iniziative economiche nuove e solidali.

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