Made in Toscana/

Intesa Sanpellegrino- Regione per sviluppo territorio e ‘Acqua Panna’

Firmatario dell’accordo anche il comune di Scarperia e San Piero: obiettivo è sostenere e valorizzare il territorio e il Made in Tuscany a livello internazionale

Acqua Panna

‘Noi in Toscana puntiamo sulla qualità, è il lascito dei nostri nonni: e se deviassimo da questa strada perderemmo la nostra semenza, perderemmo la nostra naturale vocazione’, con queste parole il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha commentato la firma del protocollo d’intesa odierno con il gruppo Sanpellegrino e il Comune di Scarperia e San Piero per lo sviluppo di Acqua Panna.

“Acqua Panna – ha ricordato ancora Rossiè impegnata sia a rispettare i limiti imposti dalle concessioni, e questo è senz’altro positivo, perché riguarda il mantenimento della falde acquifere, quindi c’è rispetto per l’ambiente; e si è impegnata con la Regione a produrre entro tre mesi un progetto per la riduzione dell’impatto del trasporto di queste acque imbottigliate, quindi dell’impatto sulla logistica, cambiarla per renderla più equocompatibile, e allo stesso tempo entro tre mesi produrre un piano per ridurre l’uso delle plastiche, cosa anche questa che mi pare interessante. Il tutto in un quadro di investimento di ben 70 milioni di euro che loro fanno e che darà più occupazione a questa zona”.

L’accordo, in linea con l’impegno della Regione per rafforzare la competitività locale e  consolidare il proprio sistema produttivo, prevede anche una collaborazione del gruppo Sanpellegrino con l’ufficio Invest in Tuscany e la rete dei Tuscany business advisors, istituiti entrambi dalla Regione stessa per favorire nuovi investimenti o l’espansione di imprese esistenti. L’intesa è stata siglata in occasione del World water day, celebrato a Villa Panna con una iniziativa aperta anche ai bambini delle scuole primarie.

“In quasi tutte le nostre fabbriche del mondo – ha spiegato Maurizio Patarnello, amministratore delegato di Nestlè Waters – si stanno svolgendo eventi simili: abbiamo scelto di avere un approccio di apertura e di incontro, apriamo le nostre fabbriche a tutti gli stakeholders. L’acqua non appartiene solo a una azienda, ma le risorse, gli acquiferi, sono condivisi fra i differenti attori, pubblici e privati. Abbiamo intrapreso questa direzione con la certificazione Aws: il nostro obiettivo è passare alle generazioni future con la stessa quantità e qualità le risorse che oggi utilizziamo, e che quindi abbiamo necessità di preservare, cosa che richiede un impegno condiviso da parte di tutti”.

 

 

 

 

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