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Investimenti, la Toscana attrattiva: oltre 700 le aziende estere presenti

Le multinazionali con 25 miliardi di fatturato l’anno e 56mila posti di lavoro incidono di quasi il 5% sull’intero Pil regionale, secondo i dati presentati da Invest in Tuscany

La Toscana è sempre più attrattiva per gli investimenti esteri. Sono 714 le società stranieri presenti oggi presenti sul territorio che fanno capo a 509 diverse multinazionali a controllo estero: generano oltre 25 miliardi di fatturato l’anno, impiegano quasi 56mila addetti, e incidono per il 5% sul Pil regionale.

Il dato è stato reso noto oggi a Firenze in occasione del convegno ‘Why investing in Tuscany & Italy? Retention and attractiveness’, organizzato dalla Regione e da Confindustria per fare il punto sulla presenza di aziende straniere.
Per il 59% si tratta di gruppi con sede in Europa, il 17% in America settentrionale e il 9% in Asia orientale. Per numero di imprese, la prima nazione investitrice in Toscana è la Francia (120 le società presenti), seguita da Usa (115) e Germania (80). Se guarda al fatturato gli Usa salgono sul podio più alto (oltre 9 miliardi di euro) e subito dopo arrivano la Francia (quasi 6 miliardi, ma prima per addetti con oltre 13 mila dipendenti) e il Regno Unito (2,8 miliardi). 

Tutto questo anche grazie a  Invest in Tuscany, la struttura regionale che da dieci anni aiuta le imprese estere a investire e rimanere in Toscana. Uno ‘sportello’ che la Regione ha messo in campo nel 2010 e rafforzato nel 2016, snello (visto che vi lavorano una decina di persone) e con una ricetta in fondo semplice ma efficace: dare risposte veloci, risolvere problemi e diventare punto di riferimento credibile a disposizione di chi già in Toscana c’era e voleva crescere e di chi in Toscana voleva venire, aiutando gli uni e gli altri a farsi strada nella ragnatela della burocrazia e delle competenze ripartite spesso tra più amministrazioni.
I progetti che solo nel periodo 2018-19 hanno ricevuto assistenza da parte di Invest in Tuscany sono 50, mentre 30 sono stati i protocolli sottoscritti tra Regione, amministrazioni locali e imprese per facilitare gli investimenti in Toscana.

“L’esperienza di Invest in Tuscany è molto importante e può essere ed è già un modello per molte regioni italiane” ha sottolineato Gian Paolo Manzella, sottosegretario allo Sviluppo economico, che ha partecipato al convegno. “Invest in Tuscany – ha detto Manzella – è un modello: è l’idea di prendere le imprese multinazionali e accompagnarle nei rapporti con le amministrazioni territoriali, perché così non solo si facilitano gli insediamenti e si semplifica l’amministrazione, ma si radica anche nel rapporto tra le diverse amministrazioni il senso che le scelte di politica industriale e di politica economica siano molto legate alla collaborazione che si svolge tra livello comunale, livello regionale e livello statale.”

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