Made in Toscana/

Da rifugiato politico all’Oscar Green di Coldiretti grazie al superfood

Desirè Baize, arrivato a Massa dal Burkina Faso, coltiva i vitigni del Candia e in più la Moringa, una delle piante inserite tra i superfood naturali che in Toscana si trova soltanto qui

Desirè Baize

La Moringa, il superfood dei miracoli ancora poco conosciuto in Italia, si coltiva a Massa tra le colline del Candia e Nazzano-Bonascola e in nessun altro posto in Toscana. Inserita tra i superfood naturali per l’elevato contenuto di proteine, vitamine, sali minerali e omega-3, da cui deriva una spiccata azione antiossidante e antinfiammatoria, a produrlo è un rifugiato politico, Desirè Baize che l’ha importato dal suo continente di origine, l’Africa.

La storia del 39enne Desirè Baize è una storia di sopravvivenza, integrazione umana e fisica, fatica e speranza. Fuggito dal Burkina Faso nel 2008 per motivi politici, si è rifugiato per un periodo in Germania prima di arrivare in Italia, in Piemonte, per seguire un corso di cucina ed iniziare a lavorare in un ristorante. Poi la svolta: la conoscenza con Rossella (che oggi lavora all’estero) con cui avrebbe condiviso, da lì a poco, il progetto di tornare a recuperare sui difficili pendii del Candia gli antichi vitigni di via Ficola e di un’azienda, “InCandiaBio” che produce insieme ad ottimi vini anche la curiosa e ricercata moringa.

Desirè Baize premio coldiretti

L’azienda è iscritta al Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Doc. Una storia incredibile che gli è valsa anche l’assegnazione da parte di Coldiretti del prestigioso Oscar Green per la categoria Campagna Amica.
“InCandiaBio – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – è un perfetto esempio di integrazione sociale ed economica che rappresenta anche un modello innovativo di impresa nel contesto del nostro territorio. Il 10% delle imprese apuo lunigianesi è condotto da imprenditori stranieri e questo la dice lunga sulla loro importanza economica ed anche occupazionale. L’elemento che risalta, oltre alla produzione della moringa che l’azienda sta proponendo con grandi risultati nei nostri mercati degli agricoltori da circa un anno, è il rapporto spontaneo con una terra lontana da quella dove sono nati e l’attaccamento con cui coltivano quelle colline difficili ed ostili. La loro è una storia molto bella di speranza ed imprenditorialità avendo saputo coniugare, come richiesto anche dal concorso, tradizione e innovazione, con un occhio di riguardo riservato ai progetti che hanno come obiettivo la tutela e l’arricchimento del nostro territorio”.

“InCandiaBio” produce principalmente vini (vermentino, bianco, rosso Candia Doc): la prima vendemmia si è tenuta nel 2016 dopo un anno di lavoro di recupero dei vigneti.
“La moringa – racconta Desirè – è una pianta fuori dal comune le cui proprietà benefiche erano note già migliaia di anni fa in Asia dove era usata come rimedio naturale per prevenire molte malattie. È utilizzata in cucina, le foglie sono utilizzate come una normale verdura o per fare il pesto; i semi si usano per fare un unguento che fa bene alla pelle e gioca un ruolo sul piano dermatologico. I fiori si usano per fare infusi e aiuta tantissimo per la prevenzione della prostata ma anche contro lo stress. Si è una pianta miracolosa e la richiesta è in forte crescita”. 

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