Made in Toscana/

Vitivinicoltura, 3 novità a sostegno delle imprese post pandemia

La Regione Toscana ha preso atto delle eccezionali difficoltà che si trovano ad affrontare i viticoltori e ha colto tempestivamente tutte le opportunità offerte dalla riforma

Vitivinicoltura, tre novità a sostegno delle imprese nel post pandemia

Sono tre le novità introdotte a sostegno delle imprese del settore vitivinicolo in questa fase di emergenza causata dal Coronavirus. In particolare la Regione Toscana ha preso atto delle eccezionali difficoltà che si trovano ad affrontare i viticoltori e ha colto tempestivamente tutte le opportunità offerte dalla riforma delle norme attuata in occasione della pandemia, sia a livello europeo che nazionale, per evitare che le autorizzazioni al reimpianto e per nuovi impianti vengano perdute, ma anche per scongiurare il rischio di dovere realizzare l’impianto in condizioni non ottimali.

“Stiamo lavorando con il governo e le altre regioni per ottenere, prima possibile, maggiori risorse economiche per il settore. Si tratta di aiuti previsti dai decreti nazionali per garantire liquidità alle aziende, ancora oggi lo scoglio più grande per la loro attività”, ha commentato l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi. “Intanto, tenuto conto delle complessità economiche e pratiche che i viticoltori incontrano in questo periodo, a partire dalle sfavorevoli condizioni del mercato del vino, abbiamo introdotto queste novità per dare una risposta, riteniamo importante, alle imprese che potranno così usufruire di tutte le agevolazioni consentite dalla normativa comunitaria”.

La durata di tutte le autorizzazioni al reimpianto e per nuovo impianto, scadute o in scadenza nel corso dell’anno 2020, è stata prorogata di un anno (12 mesi): dato che tali autorizzazioni sono contenute nel Registro delle autorizzazioni istituito presso ARTEA, quest’ultima, lo scorso 28 maggio, ha effettuato d’ufficio l’operazione di aggiornamento della loro validità.

I produttori in possesso di autorizzazioni per nuovo impianto che scadono nel 2020 e che non intendono realizzare l’impianto, non sono passibili delle sanzioni di cui all’articolo 69, comma 3 della Legge n. 238/2016 (Testo Unico Vino), a condizione che ne diano comunicazione alle autorità competenti entro il 31 dicembre 2020. A tal fine, i conduttori interessati devono comunicare entro tale data al Ministero e alla Regione la volontà di rinunciare alle autorizzazioni loro assegnate, tramite PEC da inviare ai seguenti indirizzi: pocoi7@pec.politicheagricole.gov.it e regionetoscana@postacert.toscana.it (con l’indicazione dell’Ufficio Territoriale di competenza cui è indirizzata la comunicazione).

È possibile applicare la proroga di un anno anche agli obblighi di estirpazione a fronte di reimpianto anticipato, in scadenza nel corso del 2020, qualora non sia stato possibile procedere alla estirpazione a causa della pandemia. Per beneficiare di tale proroga, i viticoltori dovranno fare una richiesta esplicita, debitamente motivata, tramite PEC da inviare all’Ufficio territoriale di competenza.

Topics:

I più popolari su intoscana