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Infrastrutture e sostenibilità nel seminario di Primavera d’Impresa

La Toscana del futuro al centro del webinar gratuito pensato per le aziende che si terrà lunedì 15 giugno

Dalla pavimentazione ecologica all’asfalto modificato con pneumatici fuori uso l’innovazione nelle infrastrutture è realtà, ma c’è ancora tanta strada da fare per utilizzarla in maniera diffusa e adeguata. Sarà questo il tema al centro del webinar gratuito che si terrà lunedì 15 giugno, alle 17 realizzato da Primavera d’Impresa, l’iniziativa regionale promossa dalla cooperativa CRISIS nata per premiare e incentivare l’innovazione delle piccole e medie imprese, che metterà a confronto alcuni dei massimi esperti del settore, professori, professionisti e imprenditori.

Un seminario – “Infrastrutture, la leva per una ripartenza sostenibile”  utile per dare alle imprese, di qualsiasi settore, informazioni importanti sulla crescita del proprio business, a cui interverranno tra gli altri Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, consigliere regionale  e presidente della Commissione Costa, il professor Alberto Giuntoli, paesaggista e docente dell’Università Firenze, il professor Maurizio Bocci dell’Università Politecnica delle Marche e il professor Alessandro Marradi dell’Università di Pisa. 

“Abbiamo bisogno di nuovi investimenti per rafforzare il sistema delle infrastrutture, ma soprattutto c’è la necessità di scelte politiche coraggiose, serie e soprattutto proiettate al futuro – commenta il presidente Eugenio Giani – una regione come la Toscana deve poter contare su un sistema solido, sostenibile dal punto di vista ambientale e che sia la spina dorsale di un nuovo sviluppo locale, che non lasci indietro nessuno. Un modello di rilancio che rispetti le peculiarità di un territorio unico al mondo”

“Il nostro obiettivo deve essere quello di far competere la Toscana con le migliori regioni d’Europa sia da un punto di vista infrastrutturale sia da un punto di vista ambientale – aggiunge Antonio Mazzeo – i due temi non sono contrapposti ma, anzi, mai come oggi possono andare di pari passo e la nostra regione, per caratteristiche, capacità e competenze, può davvero diventare un modello virtuoso in cui far lavorare insieme pubblico e privato. Oggi, a maggior ragione dopo l’emergenza che abbiamo vissuto, siamo chiamati a ripensare la Toscana del futuro ma questo non può prescindere da due elementi che abbiamo già messo alla base della progettazione di questi ultimi anni: il completamento di un sistema delle infrastrutture capillare e integrato su tutto il territorio regionale, con un’attenzione particolare anche al sistema delle piste ciclabili, e la tutela dell’ambiente attraverso la valorizzazione dei processi di economia circolare in grado di trasformare lo scarto in nuove lavorazioni e nuove opportunità d’impresa”.

“Oggi dobbiamo ripartire bene, utilizzando le risorse liberate per costruire infrastrutture destinate a durare nel tempo e che possano ancora essere adeguate per il traffico del 2080 ed oltre”,  spiega Daniele Fornai di Ecopneus. Il Consorzio lombardo ricicla la gomma di pneumatici fuori uso, li trasforma in polvere che poi unisce all’asfalto. Il polverino ottenuto contiene molti additivi utilizzati per rendere gli pneumatici insensibili alle alte e basse temperature, ai raggi UV o all’ozono. Tutte qualità che continuano a svolgere la loro funzione una volta che la gomma è integrata nell’asfalto e lo rendono molto durevole. In California, ad esempio, gli asfalti gommati sono il 40% delle rete viaria  

“L’Italia ha un disperato bisogno di ultimare le opere strategiche sospese, di ammodernare i propri collegamenti e soprattutto di mantenere il patrimonio esistente”, è il commento di Corrado Bocci della Pavi srl, azienda di Foligno specializzata nella realizzazione di pavimentazioni ecologiche,  che per le loro caratteristiche naturali ed estetiche garantiscono il trattamento anche in zone soggette a vincoli. “

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