La Toscana ha premiato l’imprenditore Andrea Panconesi in occasione dei novant’anni della sua attività di successo Luisa via Roma. Ieri Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale toscano, ha consegnato a Panconesi una targa dell’Assemblea toscana insieme al vicepresidente Marco Stella, al consigliere Antonio Mazzeo, che dell’Ufficio di presidenza fanno parte, e alla consigliera Elisabetta Meucci.
Un riconoscimento importante per Panconesi, che ha trasformato il piccolo negozio di cappelli in via Roma, a Firenze, in uno degli store più famosi al mondo, punto di riferimento per la moda internazionale.
“Il nostro è un omaggio sentito, profondo e sincero a chi ha saputo diventare un punto di riferimento per il sistema della moda a livello internazionale – sottolinea Giani – inventiva, iniziativa, capacità manageriale, questi tratti che caratterizzano l’attività di Luisa via Roma, che ha saputo far proliferare e crescere l’idea di Firenze sulla moda nel mondo”, ha aggiunto il presidente.
La storia di Luisa via Roma si snoda dalla fine degli anni Venti del Novecento, quando fu aperto Luisa Jaquin, fino al livello raggiunto nel nostro tempo, grazie all’impegno del nipote, Andrea Panconesi.
“Premiare Luisa via Roma significa premiare l’innovazione e la capacità di immaginare il futuro”, ha aggiunto Marco Stella. “Luisa via Roma ha saputo diventare un punto di riferimento per la moda nel mondo perché non ha mai smesso di fare ricerca. Non a caso è anche oggetto di studio all’università. Questo è il messaggio positivo che vogliamo trasmettere”.
La cerimonia di conferimento si è tenuta ieri mattina in sala Barile del palazzo del Pegaso. “Un momento di grande soddisfazione per chi, prima come cittadina e poi come amministratrice, ha potuto seguire l’evoluzione di Luisa via Roma, da elegante negozio di intimo femminile a quello che è diventato oggi, capace di cambiare la mentalità nel segno dell’apertura culturale”, ha spiegato Elisabetta Meucci, che ha ricordato anche come “il recente evento della sfilata che si è tenuta lo scorso mese di giugno abbia rappresentato un altro momento di svolta culturale nel rapporto con la città”.
