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Primo gennaio 2020, in Toscana l’anno si apre nel segno della musica

Il Gospel a Siena, l’Orchestra del Festival Puccini a Viareggio, concerto di Capodanno al Teatro Verdi di Firenze e l’omaggio a Beethoven ad Arezzo. I concerti di capodanno in Toscana

Beatrice Venezi

Il primo dell’anno del calendario “Natale a Siena” apre con il concerto di Tony Washington Gospel Singers, alle ore 17 al Teatro dei Rozzi, organizzato da Toscana Gospel Festival. Un ensemble composto da sette elementi che porteranno in scena la tradizione afroamericana legata alla voce e al sound. Un’interessante fusione tra presente e passato in cui si fonderanno gli stili e i percorsi musicali di due grandi artisti: la voce classica di “The Songbird” Mildred Daniels e il gospel e R&B di Tony Washington.

Un viaggio, a tutte orecchie, per scoprire le radici della musica black in una veste contemporanea. Lo spettacolo sarà a pagamento con l’acquisto dei biglietti sul sito di ticketone. Il programma di “Natale a Siena” si svolge in collaborazione con Camera di Commercio Arezzo-Siena, Estra Spa, Etruria Retail e con il contributo di Banca Monte dei Paschi di Siena.

E anche a Viareggio è il momento del Concerto di Capodanno. L’appuntamento è al Teatro Eden il primo gennaio 2020 con l’Orchestra del Festival Puccini, sotto la guida del Maestro Alberto Veronesi, con un programma “festoso”: dalle note melodie dei valzer viennesi di Strauss a la Farandole di Bizet, conosciuta anche come la Marcia dei Re (un canto natalizio della tradizione francese), alla “danza delle ore” tratta dall’opera “la Gioconda“, di Amilcare Ponchielli, il cui librettista Arrigo Boito immaginò dodici ballerine danzanti in cerchio come le ore sull’orologio e due ballerini in mezzo, a simboleggiare le lancette.

Un programma in cui non poteva mancare Puccini, di cui i musicisti dell’Orchestra del Festival Puccini sono tra i maggiori interpreti. Di Puccini ascolteremo la tregenda tratta dalla prima opera composta da Giacomo Puccini da Le Villi. Un programma che vedrà anche l’esecuzione dell’intermezzo da Cavalleria Rusticana di Mascagni e l’immancabile Marcia di Radetzsky, un brano cult per festeggiare l’inizio del nuovo anno.

Il 2020, inoltre, sarà per l’Orchestra della Toscana un periodo ricco di novità e d’iniziative speciali legate ai festeggiamenti per i 40 anni di attività. Primo appuntamento con il Concerto di Capodanno diretto da Beatrice Venezi, dal prossimo maggio direttore ospite principale.

Un concerto per iniziare nel migliore dei modi un anno importante come il 2020 che coincide con i festeggiamenti per le prime quaranta stagioni dell’ORT che è stata appunto fondata nel 1980 da Andrea Tacchi, Massimo de Bernart, Luciano Berio e Aldo Bennici. Solo tre anni dopo l’Orchestra della Toscana sarebbe diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo.

Il Concerto di Capodanno si svolgerà al Teatro Verdi di Firenze con inizio alle ore 17 e vedrà sul podio Beatrice Venezi. In programma musiche e arie da opere famose di Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi, Gioachino Rossini e Johann Strauss, con le voci di Clarissa Costanzo (soprano) e Gabriele Mangione (tenore).

Beatrice Venezi, lucchese, 29 anni, è stata inserita da Forbes, la prestigiosa rivista americana di economia, nell’elenco dei 100 giovani Under 30 leader del futuro. Direttore principale della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, dell’Orchestra Milano Classica, e direttore ospite principale dell’ORT da maggio 2020, a dispetto della giovane età, ha già girato il mondo dirigendo in Giappone, Bielorussia, Bulgaria, Georgia, Armenia, Azerbaijan, Libano, Portogallo, Canada, Stati Uniti e Argentina. Ha collaborato con interpreti del calibro di Bruno Canino, Stefan Milenkovich, Carla Fracci e Andrea Bocelli. Nel vasto repertorio che dalla musica barocca arriva alla contemporanea, ha una predilezione per Puccini.

Ad Arezzo il 2020 arriva sulle note di “Arezzo Classica”, con un concerto di Capodanno (ingresso libero – prenotazione obbligatoria – info 0575 356203): mercoledì 1 gennaio alle ore 18 torna la rassegna voluta da Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo e realizzata con CaMu – Casa della Musica di Arezzo

Protagonista al Teatro Petrarca, Oida Orchestra instabile di Arezzo che proporrà un programma scelto dalla Fondazione Guido d’Arezzo per celebrare i 250 anni dalla nascita di Ludwig Van Beethoven e per salutare insieme alla città il nuovo anno. Dopo un avvio mozartiano in cui l’orchestra di 37 elementi diretti dal Maestro Pasquale Valerio con il pianoforte solista di Giuseppe Bruno eseguirà dell’overture della celeberrima opera lirica “Le Nozze di Figaro (K492)” prima delle tre opere italiane scritte dal compositore salisburghese nel 1786, seguirà un programma squisitamente Beethoveniano.

Particolarmente attesa l’’interpretazione di Oida del “Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra in mi bemolle maggiore, op. 73 Imperatore”, una delle pietre miliari del musicista tedesco, il più famoso e il più popolare di tutti i concerti per pianoforte e orchestra della nostra letteratura sinfonica, composto a Vienna nel 1809, che sin dalla sua prima esecuzione ha sempre suscitato una forte impressione per la grandiosità e l’originalità della sua forma.

Il concerto si chiude con la prima “Sinfonia” in do maggiore, op. 21, composta tra il 1799 e i primi mesi del 1800 da un Beethoven trentenne e ormai saldamente radicato all’ambiente musicale Viennese, un’opera che si distingue completamente dalle altre composizioni che l’hanno seguita quanto a forma, stile melodico, sobrietà armonica e strumentazione.

Fanno parte di Oida: Associazione Guido Monaco, Associazione Kairos, Accademia Musicale Valdarnese, Associazione Opera Viwa, Associazione Quinte tra le note, Associazione SoNoRo, Associazione Voceincanto, Orchestra Giovanile Arezzo, Scuola di Musica Le 7 Note, Spazio Seme, Carolina Basagni Centro Danza asd, Associazione Corale Symphonia e Quartetto Cherubini.

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