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Coronavirus: la coppia di Taiwan positiva era stata in Toscana

La Regione ha attivato i controlli su chi è stato in contatto con la famiglia che a fine gennaio è passata da Firenze, Pisa e Siena per quattro giorni: i test sono risultati negativi

Hanno soggiornato in Toscana (tra Firenze, Pisa e Siena) per 4 giorni, a fine gennaio. E al rientro in patria, a Taiwan, sono risultati positivi al coronavirus. Si tratta di una famiglia di Taiwan, composta da 2 genitori e 2 figli. A risultare positivi sono i genitori e uno dei figli. La coppia è stata ricoverata a Taiwan al rientro, lo scorso 4 febbraio.

La Regione Toscana, appena allertata da ministero, ha attivato la Asl che, a sua volta, ha inviato gli operatori presso la struttura ricettiva dove hanno soggiornato, nel centro di Firenze, per i controlli del caso al personale della reception entrato in contatto con i turisti. A circa 10 giorni di distanza dalla partenza i controlli hanno dato esito negativo.
La famiglia di Taiwan è stata a Firenze, soggiornando in una struttura ricettiva del centro, dal 26 al 29 gennaio scorsi. Durante il soggiorno la famiglia è stata anche a Pisa e Siena. La Regione Toscana assicura il continuo raccordo con le autorità sanitarie nazionali e con le Aziende Sanitarie regionali.

I coniugi di Taiwan risultati positivi al coronavirus dopo un viaggio in Italia “sono andati via dalla Toscana il 29 gennaio, e quindi ormai direi che sono già quasi passati interamente i giorni del periodo di incubazione della malattia: se ad oggi non abbiamo registrato nessun caso di malattia accertata, diciamo che sostanzialmente è presumibile che non ci siano stati contatti infettivi”. Lo ha affermato Stefania Saccardi, assessore regionale alla salute, a margine della firma di un accordo coi sindacati. “Peraltro – ha aggiunto Saccardi – le notizie che abbiamo avuto riguardano il fatto che questi signori sono stati in Toscana, anche nell’albergo, sembra che abbiano girato con mascherine, per cui ci sentiamo abbastanza tranquilli al momento. Naturalmente non si può ancora dire niente, però i giorni stanno passando, e quindi ci sentiamo di rassicurare sul possibile contagio che queste persone possono avere avuto o fatto in Toscana”.

Le tappe del viaggio della famiglia taiwanese sono state tutte individuate in base alle procedure che si adottano per questi casi con il tracciamento di tutti ‘i contatti stretti e continuativi’. “Siamo abbastanza tranquilli perché sta per scadere il periodo dei 14 giorni da quando sono passati per la Toscana e per il Lazio”, precisa il ministero della Salute.
Stretta la collaborazione con le autorità sanitarie locali. In particolare riguardo al tracciamento degli spostamenti, per contatti stretti e continuativi si intende, per l’aereo, i due passeggeri accanto da entrambi i lati e due file avanti e due indietro. Individuati anche i posti dove la coppia di Taiwan con i figli hanno viaggiato in treno per spostarsi in Italia e tracciati anche tutti gli spostamenti effettuati e le strutture che hanno frequentato e dove hanno alloggiato.
Noi non abbiamo casi acquisiti sul territorio nazionale. I tempi della coppia di Taiwan ci fanno ben sperare ma i controlli verranno ugualmente effettuati”, ha detto il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito.

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Intanto negli aeroporti della Toscana continua il monitoraggio della temperatura per i passeggeri in arrivo dai voli internazionali.
Sabato l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi ha visitato il presidio di volontari della Misercordia di Firenze attivi al terminal ‘arrivi’ dell’aereporto di Peretola, si è fatta misurare la temperatura corporea ed è rimasta insieme a loro ad accogliere i viaggiatori atterrati al Vespucci dopo voli internazionali. L’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi ha voluto ringraziare così, andandoli a trovare e partecipando a parte delle loro attività, i giovani impegnati nei controlli aeroportuali.

“Ringrazio i volontari che ci aiutano in questa difficile situazione- ha detto Saccardi – i controlli agli aeroporti rappresentano una precauzione importante, perchè anche se la situazione non è allarmante le istituzioni devono farsi trovare pronte a fronteggiare ogni emergenza e la Toscana si sta muovendo. Siamo attenti ed attrezzati, per cui ripeto che i cittadini non devono essere allarmati, nè cedere a panico e paura”.
La misurazione della temperatura corporea di tutti i viaggiatori in arrivo da voli internazionali è partita negli aeroporti Galileo Galilei di Pisa e Amerigo Vespucci di Firenze, attuando una direttiva della Protezione civile nazionale, alla cui applicazione è preposto l’Usmaf (Ufficio sanitario marittimo aereo e di frontiera). Presto i controlli si estenderanno anche all’aeroporto di Grosseto ed al porto di Livorno.

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