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Coronavirus: due nuovi casi sospetti positivi in Toscana. Guarito l’informatico di Pescia.

Si tratta di un 22enne della provincia di Siena e un 44enne in Versilia, che si aggiungono ad altri due casi sospetti (un 65enne a Firenze e uno studente 26enne norvegese). Due invece i casi validati dall’Istituto Superiore di Sanità: l’imprenditore fiorentino di 63 anni e l’informatico 49enne di Pescia che è clinicamente guarito

Coronavirus

Sono un calciatore di Piancastagnaio e un 44enne di Torre del Lago i due nuovi casi sospetti positivi al nuovo Coronavirus in Toscana, che fanno salire a quattro il numero dei casi sospetti ma non ancora validati dall’Istituto Superiore di Sanità, che al momento ha confermato solo due casi nella nostra regione: l’imprenditore fiorentino di 63 anni e l’informatico 49enne di Pescia che era rientrato giovedì scorso da Codogno.

I due casi positivi validati in Toscana
È clinicamente guarito l’informatico 49enne di Pescia, ricoverato a Pistoia, uno dei primi due casi in Toscana di coronavirus validati dall’Iss. Secondo quanto spiegato del direttore generale dell’Asl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese, il paziente di 49 anni ricoverato a Pistoia “è in fase di dimissione, che avverrà probabilmente già domani”. L’uomo dunque, “completerà a casa il ciclo di 15 giorni di isolamento”.
L’altro, ovvero l’imprenditore 63enne di Firenze, ricoverato da lunedì a Ponte a Niccheri, è stabile, non è in terapia intensiva ed è in isolamento come da procedura.

I quattro casi positivi sospetti in Toscana
I due nuove casi sospetti positivi resi noti questa mattina dalla Regione (entrambi sono in attesa di validazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità) sono un calciatore 22enne della provincia di Siena e un 44enne che risiede a Torre del Lago e lavora a Vo Euganeo (Padova), uno dei paesi in Veneto chiuso in seguito all’emergenza Coronavirus.

Il 22enne è di Piancastagnaio (Siena), giocatore della Pianese, sabato scorso ha accusato i primi malesseri in albergo ad Alessandria, spiega una nota, dove si trovava in ritiro con la squadra, con cui il giorno successivo avrebbe dovuto giocare. Non ha giocato perché la mattina la febbre è salita. La squadra è rientrata a Piancastagnaio, mentre lui è rientrato autonomamente a casa. Mercoledì mattina gli è stato fatto il tampone a domicilio, che durante la notte ha dato un primo esito positivo. Dalle prime ore di stamattina è ricoverato all’ospedale delle Scotte, a Siena, in isolamento. È in buone condizioni di salute. Gli stessi malesseri sarebbero stati accusati qualche giorno prima da un secondo giocatore della squadra, che l’azienda sta rintracciando.
Il 44enne che risiede a Torre del Lago lavora a Vo Euganeo, in un birrificio, ora chiuso a seguito delle misure prese dalla Regione Veneto. L’uomo aveva avvertito l’Asl del proprio rientro in Toscana. I medici dell’igiene e sanità pubblica dell’Asl, considerandolo come caso sospetto, in quanto contatto diretto, lo hanno inserito in isolamento domiciliare fiduciario sotto sorveglianza attiva. Il 44enne ieri aveva un po’ di febbre, ma non problemi respiratori particolari, gli è stato fatto il tampone, che è risultato positivo. L’uomo vive da solo e dalle indagini epidemiologiche in corso e della prima ricostruzione del dipartimento della prevenzione non risultano al momento contatti stretti. Oggi intanto la temperatura è tornata nella norma e l’uomo è quindi in buone condizioni. Viene comunque costantemente monitorato.

Per quanto riguarda gli altri due casi positivi sospetti, uno è un vicino di casa dell’imprenditore fiorentino positivo al Covid-19, un 65enne che da tempo vive a Firenze e che era già ricoverato presso l’ospedale fiorentino di Careggi per un controllo a seguito di un intervento chirurgico a cui si era sottoposto un mese prima. Per questo l’isolamento è scattato anche per quanti tra i sanitari lo hanno seguito. Negativi al tampone invece sono risultati sia il figlio che la moglie dell’imprenditore 63enne ricoverato a Firenze. Le condizioni del 65enne sono buone.
L’altro caso positivo sospetto è un 26enne norvegese che studia nel capoluogo toscano, dove è arrivato cinque giorni fa dopo una vacanza di 14 giorni nel suo paese di origine: è stato ricoverato due giorni fa e le sue condizioni di salute sono buone.  
Il 26enne frequenta architettura a Firenze. Motivo per cui ieri pomeriggio il rettore Luigi Dei ha fornito alla Asl, ai fini dell’indagine epidemiologica, il recapito di due docenti e di 54 studenti iscritti al suo corso anche se solo in 25 hanno confermato l’iscrizione online alla lezione del 25 e 25 febbraio a cui ha partecipato il 26enne. E potrebbero essere anche meno i compagni di studio venuti a contatto in aula. Il rettore, in considerazione del fatto “che si tratta del primo caso registrato in un Ateneo”, ha chiesto ai ministri competenti e alle autorità sanitarie “una specifica presa di posizione su eventuali misure restrittive da adottare”. Intanto in isolamento domiciliare sono finiti i quattro amici con i quali lo studente nei giorni ha fatto almeno una gita in Toscana.

Isolamento domiciliare
In Toscana sono complessivamente 863 le persone in isolamento domiciliare, sotto sorveglianza attiva, a seguito delle indagini epidemiologiche in corso e della ricostruzione dei contatti stretti e prolungati con i casi confermati e i sospetti positivi. Come reso noto dalla Regione si tratta di 304 persone prese in carico attraverso il numero dedicato delle Asl, 193 contatti stretti dei casi positivi probabili o confermati e 366 bambini-studenti.
La Regione ha precisato che il numero 366, relativo ai bambini-studenti, comprende anche i familiari di questi piccoli, tutti di origine cinese e per i quali l’isolamento è scattato in seguito alle segnalazioni arrivate alla Asl Toscana centro (area Firenze-Prato-Pistoia) dai dirigenti scolastici, perchè allievi di ritorno dalla Cina. Riguardo agli altri numeri diffusi dalla Regione, i 304 presi in carico attraverso il numero dedicato delle Aziende sanitarie sono così distribuiti: 126 nella Asl Toscana Centro, 83 in quella Nord Ovest (che comprende le province di Lucca-Massa Carrara-Pisa-Livorno), 95 in quella Sud Est (Arezzo-Siena-Grosseto). Per i 193 contatti stretti dei casi positivi probabili o confermati 172 sono nell’Asl Toscana Centro, 17 in quella Nord Ovest, 4 in quella Sud Est.

Test coronavirus: 363 campioni esaminati
Dal primo febbraio alle 11 di mercoledì 26 febbraio sono stati 363 i campioni testati per il Covid-19, il nuovo coronavirus, nei tre laboratori di virologia e microbiologia delle tre aziende ospedaliero-universitarie di Careggi, Pisa e Siena. L’attività dei tre laboratori è partita in date diverse: a Siena il prino febbraio, a Pisa il 10, a Careggi il 19. Di questi 363 campioni, prelevati con un tampone faringeo, 359 sono risultati negativi, mentre 4 sono risultati positivi (in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità). Quindi, è risultato positivo l’1,1% dei campioni esaminati. In base all’ordinanza regionale di domenica 23, i tre laboratori di virologia e microbiologia delle tre aziende ospedaliero-universitarie funzionano h24, 7 giorni su 7, e hanno riorganizzato il lavoro in base a questi orari, per garantire la continuità.

Scuole di nuovo aperte a Pescia
Oggi riapronpo riaprono regolarmente le scuole a Pescia, chiuse per tre giorni, da lunedì a ieri per via dei festeggiamenti per il patrono della città, Santa Dorotea. A comunicarlo, al termine di una lunga riunione con la Regione e l’Asl, è Oreste Giurlani, sindaco di Pescia, comune nel cui territorio risiede uno dei primi due casi di positività al coronavirus in Toscana, un informatico di 49 anni, padre di due bambini che vanno a scuola a Pescia. “L’Asl ci ha rassicurato sulla situazione, che ci hanno spiegato essere sotto controllo. L’uomo contagiato nel mio Comune è in buone condizioni”, ha aggiunto Giurlani al termine della riunione.

Cinque università Usa sospendono i programmi in Italia
Almeno cinque università americane hanno cancellato i programmi di studio in Italia di studio per l’epidemia di coronavirus. L’elenco comprende la Elon University, la Fairfield University, la Florida International University, la New York University e la Syracuse University, quasi tutte con programmi a Firenze. Lo riferisce la Cnn.
Secondo quanto spiega Fabrizio Ricciardelli, segretario nazionale di Aacupi, l’Associazione dei college e delle università statunitensi in Italia, e direttore della sede fiorentina della Kent State University, “l’emergenza per il Coronavirus ha creato gran timore negli Stati Uniti, per questo alcuni programmi stanno anche decidendo di rimpatriare i loro studenti”. C’è chi poi come la Kent State University “al momento – prosegue Ricciardelli – offre agli studenti o di rimanere a studiare a Firenze o di completare il corso negli Stati uniti con il distance learning. Alcuni invece hanno sospeso il programma, magari approfittando dello ‘spring break’, la vacanza di primavera delle università americane, allungandola per coprire questi giorni di fase più acuta dell’emergenza”. In totale a Firenze si svolgono programmi di una cinquantina di università americane: alcune condividono la stessa sede.

Pisa, una famiglia e un uomo in quarantena preventiva
Una famiglia è in quarantena a Ponsacco (Pisa) dopo essere venuta in contatto con l’imprenditore 63enne fiorentino ricoverato per il Coronavirus all’ospedale di Ponte a Niccheri. Lo rende noto il sindaco di Ponsacco Francesca Brogi, spiegando che ieri sera ha firmato «un’ordinanza per attivare la misura della quarantena con sorveglianza attiva nei confronti della famiglia». Brogi ha accolto una richiesta del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana nord ovest. £Si tratta – ha proseguito il sindaco – di una misura precauzionale che è stata decisa dopo la segnalazione del responsabile del dipartimento di prevenzione. Ci tengo a specificare che la situazione è del tutto sotto controllo. Non è il caso di allarmarsi, i familiari ad oggi stanno tutti bene e non hanno manifestato nessun sintomo. La misura è preventiva e a tutela di tutti i cittadini”.
inoltre ieri il sindaco di Pisa, Michele Conti, ha firmato un’ordinanza per per disporre nei confronti di un residente in città la misura della quarantena con sorveglianza attiva: il soggetto avrebbe avuto contatti stretti con un caso confermato di malattia infettiva diffusiva. Lo ha reso noto il Comune, e secondo quanto appreso l’uomo sarebbe un collega di lavoro del 49enne di Pescia che ha contratto il coronavirus. “L’ordinanza – ha proseguito il Comune – emessa su proposta dell’Area igiene pubblica del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana nord ovest obbliga il soggetto a sottoporsi alla misura della quarantena presso la propria residenza fino al 5 marzo (14mo dall’ultimo giorno del contatto stretto) con sorveglianza attiva svolta dal personale sanitario della Asl. Viene raccomandata, inoltre, la misura dell’isolamento fiduciario per la stessa durata anche per i soggetti conviventi”.

Una task force per le scuole
Una task force “di supporto alle istituzioni scolastiche” è stata attivata presso l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana per far fronte all’emergenza Coronavirus. Attraverso un numero dedicato le scuole potranno contattate il personale, che sarà a disposizione dalle 10 alle 13 dal lunedì al venerdì, per fornire informazioni circa la gestione di eventuali criticità. Gli istituti scolastici toscani hanno ricevuto questa mattina la comunicazione dell’istituzione della task force, con i recapiti da contattare: 055 2725237 (telefono fisso), 47637 (numero voip), taskforcecovid19@toscana-istruzione.it (email dedicata).

Numero verde della Toscana
Sono 11.908 le chiamate pervenute a oggi al numero verde 800556060, istituito dalla Regione Toscana il 21 febbraio per fornire informazioni, orientamento e indicazioni su percorsi e iniziative sul tema del Coronavirus, che è stato rafforzato con tre operatori in più. Il personale dedicato è complessivamente composto da 13 operatori, cinque amministrativi e otto psicologi. Il servizio è stato complessivamente rafforzato, anche con un aumento dell’orario (dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì) per favorire una corretta informazione sul Coronavirus. Per informazioni è possibile contattare anche il numero telefonico di pubblica utilità, istituito da Ministero della Sanità 1500, attivo 24 ore su 24.

 

 

INFO UTILI
Il numero verde istituito dalla Regione Toscana per fornire indicazioni sui percorsi e le iniziative sul tema del coronavirus è il seguente: 800 556060 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18).
Esiste poi il numero di pubblica utilità: 1500 (attivo 24 ore su 24).
Per dichiarare di essere stati in Cina, i numeri da chiamare (attivi dalle 8 alle 20, anche con operatore e interprete cinese) sono questi: Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) 055 5454777; Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio) 050 954444; Asl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena) 800 579579.
Per maggiori informazioni, consultare la pagina dedicata al coronavirus sul sito di Regione Toscana all’indirizzo: www.regione.toscana.it/-/coronavirus

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