Salute/

Fibrosi cistica: in Toscana arriva un percorso più semplice ed efficiente

Per migliore l’assistenza ai pazienti la Regione costituisce un percorso omogeneo che si coordina con il centro di riferimento toscano per la patologia che è all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze

Migliorare, semplificare e rendere più efficiente il percorso terapeutico per i pazienti affetti da fibrosi cistica in Toscana. È questo l’boettivo della delibera approvata dalla Regione e frutto di un lavoro condiviso con pazienti e professionisti che punta a definire un percorso che prevede un unico punto di riferimento assistenziale, che si coordina attivamente e puntualmente con il centro di riferimento regionale per la patologia, che è all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.

“La scelta della Regione – spiega l’assessore toscano al diritto alla salute, Stefania Saccardi – è nata dalla consapevolezza che, per le persone e le famiglie già duramente provate da questa malattia, dobbiamo in tutti i modi possibili semplificare il percorso di accesso ai farmaci, ma non solo: vogliamo essere al fianco di chi vive una situazione così difficile, condividere i problemi che i pazienti devono affrontare quotidianamente, e andare loro incontro fornendo le soluzioni migliori”.

“L’associazione toscana ringrazia l’assessore – dice Marco Cherubini, vicepresidente dell’Associazione toscana fibrosi cistica – per la sensibilità che ha dimostrato nel recepire le esigenze dei malati di fibrosi cistica al fine di migliorare i livelli di assistenza, in particolare segnaliamo l’istituzione dell’Unit tra Aou Meyer e Aou Careggi per la cura dei pazienti adulti che a breve saranno il 75% dei pazienti stessi. L’associazione si è resa disponibile a contribuire economicamente alla realizzazione dell’ambulatorio per gli adulti presso la Sod di malattie infettive”.

I punti di forza della delibera sono la costituzione di un gruppo regionale di coordinamento per il monitoraggio del percorso terapeutico, con il compito di effettuare un’analisi dei comportamenti e delle criticità, ma anche la condivisione delle prescrizioni e proposte sui nuovi farmaci, integratori e devices. Inoltre viene data l’indicazione di uniformare i comportamenti delle varie aziende sanitarie sul territorio regionale, viene prescritta la presa in carico nominativa degli utenti da parte delle farmacie ospedaliere di riferimento e vengono individuate nuove forme di consegna a domicilio del materiale necessario per l’assistenza.

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