Salute/

Posto medico avanzato, accordo tra Regione e Chirurgia di Urgenza

Il Gruppo di Chirurgia d’Urgenza si muove spesso fuori dai confini della Toscana in occsione di disastri e calamità naturali insieme alla colonna mobile della Protezione civile

In occasione di disastri e calamità naturali che avvengono al di fuori dei propri confini, la Regione Toscana si è spesso mossa con interventi di protezione civile e di tipo sanitario. Un contributo notevole in queste occasioni viene dato dall’associazione di volontariato “Gruppo chirurgia d’urgenza per interventi di protezione civile Onlus” (GCU Pisa Onlus), che più volte ha partecipato a queste operazioni di soccorso con il suo Posto Medico Avanzato (PMA).

Ora il PMA dovrà rispondere ai nuovi criteri stabiliti dal meccanismo di Protezione civile europeo, ed essere quindi sottoposto a una serie di adeguamenti che lo mettano in grado di ottenere la necessaria certificazione europea. L’associazione ha dunque messo a punto un progetto di “Adeguamento Posto medico Avanzato con chirurgia ad Emergency Medical Team – EMT”, accolto dalla giunta con due delibere approvate il 10 dicembre scorso, che portano la firma del presidente Enrico Rossi, dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, e dell’assessore all’ambiente e protezione civile Federica Fratoni. La delibera ha approvato il progetto, lo ha finanziato con 200.000 euro, inserendolo tra le attività di cooperazione sanitaria internazionale.

Un Posto Medico Avanzato (PMA) è un “dispositivo funzionale di selezione e trattamento sanitario delle vittime, localizzato ai margini esterni dell’area di sicurezza o in una zona centrale rispetto al fronte dell’evento, che può essere sia una struttura che un’area funzionale dove radunare le vittime, concentrare le risorse di primo trattamento, effettuare il triage e organizzare l’evacuazione sanitaria dei feriti nei centri ospedalieri più idonei”.

L’associazione di volontariato “Gruppo chirurgia d’urgenza per interventi di protezione civile onlus” nasce per volontà di un gruppo di medici e infermieri dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana e opera da anni nel campo della sanità in emergenza, partecipando a missioni di protezione civile in occasione di catastrofi naturali e interventi umanitari. Grazie al contributo di privati, associazioni e istituti bancari, l’associazione ha allestito una piccola struttura da campo, con la quale ha svolto missioni umanitarie e di protezione civile in Algeria, Albania, Cina, Haiti, Iran, Nepal, Sri Lanka, Turchia, Umbria. Per le sue pecularità e professionalità, la struttura fa parte, quale modulo sanitario, della Colonna mobile toscana di Protezione civile

I recenti adeguamenti normativi agli standard indicati non sono però più sufficienti per ottenere le ulteriori certificazioni, ormai indispensabili per poter svolgere interventi sanitari in emergenza in Paesi UE ed extra UE, imposte dalle Nazioni Unite. Quindi, per non rimanere escluso dalle future missioni umanitarie e di protezione civile, entro il 2019 il Gruppo dovrà conseguire queste certificazioni, adeguando l’attuale struttura PMS ad un Team di emergenza medica di secondo livello (EMT2 – Emergency Medical Team 2).

Dovrà quindi essere prevista un’estensione dell’attuale struttura sanitaria da campo, per metterla in grado di ospitare 20 pazienti per 14 giorni. Sarà necessario un aumento del numero di volontari e adeguamenti strutturali (wc, cucine, dormitori, ecc.), logistici (rifornimenti di farmaci, alimenti, ecc.) e sanitari (monitor parametri vitali, ferri chirurgici, aspiratori, ecc.).

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