Salute/

Tumori: a Lucca una nuova tecnica radioterapia per il seno sinistro

Lo studio sulla radioterapia volumetrica a intensità modulata ha mostrato superiorità rispetto al trattamento standard

Una nuova tecnica, la radioterapia volumetrica ad intensità modulata, utilizzata a Lucca per il trattamento delle donne operate di tumore al seno sinistro permette di ridurre, rispetto alla tecnica convenzionale, il rischio di tossicità nei confronti di cuore e polmone sinistro delle pazienti, oltre ad essere più facilmente applicabile.

È quanto emerge da uno studio comparativo condotto all’ospedale San Luca di Lucca, e già accettato da importanti congressi nazionali ed internazionali. Lo studio in questione, spiega una nota, denominato ‘Vmat versus 3d-Crt’, è stato condotto dal medico della struttura complessa di radioterapia oncologica di Lucca Rita Bagnoli e dal dirigente fisico sanitario Stefania Linsalata, insieme alla specializzanda Maria Antonietta Gilio.

Lo studio ha confrontato la radioterapia volumetrica ad intensità modulata e lo standard attuale a livello nazionale, la radioterapia tridimensionale, “nell’irradiazione della mammella sinistra o della parete toracica, in esiti di mastectomia concomitantemente alla radioterapia sulle stazioni di drenaggio linfatico delle regioni sopra e sottoaclavicolari”. La ricerca ha analizzato un gruppo iniziale di 26 pazienti affette da carcinoma mammario sinistro con linfonodi positivi e sottoposte a intervento di chirurgia conservativa o mastectomia. In questi casi può esserci indicazione ad un trattamento radioterapico postchirurgico al fine di ridurre l’incidenza di ricaduta locale di malattia.

Il lato sinistro però è caratterizzato dalla presenza del cuore, pertanto vi possono essere degli effetti collaterali con danni che si possono manifestare anche a distanza di tempo, in particolare se poi è stata anche praticata chemioterapia. Lo studio comparativo ha mostrato la superiorità della nuova tecnica rispetto allo standard in rapporto a copertura dei volumi bersaglio e rispetto degli organi critici a rischio di complicanze.

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