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Tumori, attivo il 1° sistema che monitora le radiazioni in tempo reale

Al progetto ‘INSIDE’ partecipa anche l’Università di Pisa, servirà a rendere ancora più precise le terapie oncologiche

Tumori, attivo il primo sistema al mondo che monitora l’adroterapia

È il primo sistema al mondo bimodale (scanner Pet e tracciatore di particelle cariche) che monitora in tempo reale i fasci di ioni carbonio e protoni utilizzati nell’adroterapia oncologica per colpire i tumori resistenti alla radioterapia e non operabili: si chiama Inside e il Centro nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia, con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Dipartimento di fisica dell’Università di Pisa e la Sapienza di Roma ne ha avviato la sperimentazione sui pazienti. 

L’obiettivo è quello di verificare ancora più efficacemente gli effetti dell’adroterapia sui tessuti tumorali e rendere ancora più preciso il trattamento. Lo studio clinico coinvolge 40 pazienti del Cnao sottoposti ad adroterapia per il trattamento di meningiomi e tumori del distretto testa-collo (carcinoma adenoideo-cistico, cordoma della base del cranio, carcinoma del rinofaringe). L’adroterapia oncologica utilizza fasci di protoni o ioni carbonio che, rispetto ai raggi X impiegati nella radioterapia tradizionale, rilasciano la loro energia solo in prossimità della massa tumorale, riducendo al minimo l’impatto sui tessuti sani circostanti e i conseguenti effetti collaterali.

Inside è uno strumento posizionato vicino al letto dove il paziente riceve il trattamento con adroterapia e si compone di due rilevatori in grado di misurare le particelle secondarie prodotte durante il trattamento facendo capire con un brevissimo scarto temporale dove si sta rilasciando l’energia e se il volume tumorale, in seguito al trattamento, si modifica. In questo modo, sottolinea Viviana Vitolo, radioterapista oncologa del Cnao, “sarà possibile osservare in tempo reale come il tumore reagisce al trattamento, se si modifica di dimensioni rispetto alla situazione basale definita nella fase di preparazione al trattamento e con questo studio si potrà ricalibrare il fascio di particelle e rendere il trattamento ancora più preciso e potenzialmente ancora più efficace.

Per la ricercatrice dell’Infn, Elisa Fiorina, “Inside è tecnologia di eccellenza a cui abbiamo contribuito in modo sostanziale a partire dalla fase di progettazione dei rivelatori fino alla costruzione del sistema installato al Cnao e alla preparazione ed esecuzione dei test clinici: nei prossimi mesi lo strumento opererà in modo bimodale raccogliendo nuovi dati e impiegando strumenti avanzati di image processing e simulazioni per analizzarli”.

Alessio Sarti, docente di fisica sperimentale de La Sapienza di Roma, ricorda che “Inside è l’unico sistema in grado di monitorare anche i trattamenti effettuati con ioni carbonio e rivela le radiazioni secondarie generate dall’interazione degli ioni carbonio con i tessuti del paziente, per controllare in tempo reale il percorso del fascio“.

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