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Coronavirus: a Firenze arriva il contributo straordinario per l’affitto

Da lunedì sarà possibile fare domanda per avere un sostegno per pagare il canone di locazione: lo potranno chiedere i lavoratori dipendenti o autonomi danneggiati dall’emergenza Covid-19

Bando per l’affitto

In arrivo a Firenze l’avviso per il sostegno straordinario all’affitto, che punta ad aiutare famiglie e persone in difficoltà a pagare il canone di locazione a causa dell’emergenza Coronavirus.
Il bando sarà pubblicato oggi sulla rete civica del Comune e da lunedì prossimo, a partire dalle 9, sarà poi possibile presentare la domanda esclusivamente online fino al 10 maggio.

L’avviso segue l’approvazione da parte della Giunta regionale della misura straordinaria per il sostegno al pagamento dell’affitto. Ogni comune entro fine mese dovrà pubblicare il bando: il contributo coprirà il 50% del canone di locazione e, comunque, sarà in misura non superiore a 300 euro al mese. Se l’affitto è di 1000 euro il contributo potrà essere di 300 euro mensili, al massimo. Questa misura, spiegano da Palazzo Vecchio, è destinata ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza causata dal Coronavirus abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro. Non possono fare richiesta gli assegnatari di alloggi erp, per i quali sono già previste altre forme di sostegno.

“In piena emergenza sanitaria ed economica per il Coronavirus si fa sentire ancora di più il problema casa – ha commentato l’assessore alla casa del Comune di Firenze Andrea Vannucci – i Comune di Firenze è pronto a partire. Vorrei ringraziare per la rapidità con cui hanno operato gli uffici della Direzione casa, che hanno redatto il bando, e i sistemi informativi che si sono occupati della parte informatica per la presentazione delle domande”.

In particolare per presentare la domanda è obbligatorio avere la residenza anagrafica a Firenze nell’immobile in locazione per cui si richiede il contributo ed essere titolari del contratto di affitto. Bisogna anche avere un Ise come nucleo familiare non superiore a 28.684 euro e avere una diminuzione del reddito del nucleo familiare di almeno il 30% per cause riconducibili all’emergenza epidemiologica del Covid-19. La riduzione potrà essere riferita sia a redditi da lavoro dipendente (riduzione orario di lavoro, cassa integrazione), sia a redditi da lavoro autonomo (con particolare riferimento alle categorie la cui attività è stata sospesa a seguito dei provvedimenti del Governo), sia a redditi di lavoro con contratti non a tempo indeterminato di qualsiasi tipologia.

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