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Desiderio dell’anno 2020: più tempo e più passioni

‘Eletto’ dai visitatori del Museo del Novecento, hanno votato in 1000 persone lo scorso 31 dicembre

Dario Nardella

Cosa auspicano le persone nel 2020? Più tempo e più passioni. È questo il “desiderio dell’anno”, il più votato dai mille elettori che il 31 dicembre scorso hanno scelto il Museo Novecento  di Firenze come luogo dove esprimere la propria preferenza in una sorta di ‘scheda elettorale’, con una selezione di 10 ipotesi di ‘desiderio’.

i. All’iniziativa, che rientrava tra gli appuntamenti del Capodanno 2020 curato da “F-Light”, il Firenze Light Festival promosso dal Comune di Firenze e organizzato da MUS.E, hanno partecipato fiorentini e turisti, tra cui molti bambini. Anche il sindaco Dario Nardella ha preso parte alle elezioni con la sua famiglia, entrando nella cabina elettorale e riconsegnando la scheda debitamente siglata. 

 In 141 hanno eletto come “desiderio dell’anno”: più tempo più passioni. Al secondo posto con 128 voti è stata scelta la coppia più cura più rispetto. Al terzo con 107 voti meno sprechi più benessere. Come va interpretata la scelta? Gli elettori ci dicono che è proprio il tempo a mancarci in un’epoca così veloce e frenetica? Più tempo significa dare più spazio alle passioni, ai propri interessi e affetti? Siamo pieni di cose da fare e sentiamo di aver sprecato tempo? L’esito della votazione dà spazio a molteplici considerazioni e interpretazioni. Il desiderio dell’anno sarà oggetto di un progetto speciale a cura del Museo Novecento.

“Soldi? Fama? Chi si aspettava che i fiorentini desiderassero una vita da ‘reality’ ha sbagliato – ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi -. I sogni affidati alle speciali urne del Museo Novecento hanno rivelato altri obiettivi. Da assessore alla cultura il mio desiderio non può che essere questo: che la voglia di avere più passioni e più tempo si trasformi in una maggiore partecipazione alle nostre piccole e grandi iniziative culturali e in più voglia di conoscere i nostri straordinari musei e il nostro patrimonio artistico”.

“Con questo progetto abbiamo colto nel segno almento due volte – ha dichiarato Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento e ideatore del progetto – Siamo riusciti a coinvolgere il pubblico in un’operazione seria e divertente a un tempo, e questo proprio l’ultimo giorno dell’anno. Esce fuori uno spaccato significativo di un’Italia rivolta tanto verso l’intimo – alla ricerca di una pienezza e di una vera vita – quanto verso il mondo esterno, di cui si avverte la responsabilità della cura e del rispetto”.

Tra le persone che hanno deciso di esprimere al Museo Novecento la loro “ambizione” per l’anno che è appena iniziato, le preferenze si sono distribuite in modo variegato, ma di grande interesse. Dopo Più tempo, più passioni, le proposte che hanno raccolto il maggior numero di voti sono state Più cura, più rispetto (128 voti), seguito da Meno sprechi, più benessere (107) e da Più solidarietà, più inclusione (106). Seguono poi Più lavoro, più serenità (97), Meno violenza, più fiducia (96), Più bellezza, più felicità (85), Più idee, più creatività (73), Meno disuguaglianza, più sicurezza (61), Più politica, più democrazia (28).

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