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Coronavirus e solidarietà: tante le donazioni attive in Toscana

Molte le raccolte fondi per gli ospedali che stanno avendo successo grazie al sostegno dei cittadini ma anche i gesti di generosità da parte delle associazioni 

Medici

La Toscana più solidale non si è tirata indietro di fronte all’emergenza del Coronavirus: dalle raccolte fondi alle offerte di strumentazione medica o di dispositivi di protezione sono tantisisme le donazioni che si continuano a registrare in tutta la regione.

A pochi giorni dal lancio ha già superato i 240mila euro la campagna “Emergenza coronavirus aiutiamo l’ospedale di Prato” lanciata dalla Fondazione Ami Prato, i cui fondi sono destinati ai reparti di terapia intensiva e malattie infettive dell’ospedale: è già stato così possibile acquistare respiratori, saturimetri, pulsossimetri e dispositivi di protezione. Si può donare online con carta di credito attraverso il portale GoFoundMe oppure con bonifico bancario a questi estremi: IT80J0306921531100000005960 Banca Intesa San Paolo, conto intestato a Fondazione AMI Prato, causale “coronavirus”.

Sempre a Prato continua la raccolta fondi del Comitato pro emergenze Città di Prato: già acquistati monitor e un ventilatore polmonare che saranno donati all’ospedale Santo Stefano. A oggi le donazioni superano già i 100mila euro e si vanno a sommare al materiale sanitario, come le mascherine, che la protezione civile distribuisce a tutti coloro che prestano servizio alla persona, come sociosanitari e volontari.
Continuano anche le donazioni da pare della comunità cinese, sempre a Prato: mascherine, tute protettive, materiale per la sanificazione recapitato alla Protezione civile dall’Associazione generale Ramunion Italia.

A Firenze dopo soli nove giorni si è chiusa la campagna di crowdfunding ‘#sostieniuninfermiere che è terminata con il raggiungimento dell’obiettivo di 50mila euro in donazioni, per aiutare nelle spese di vitto e alloggio i 700 infermieri che si trasferiscono nel capolugo toscano per far fronte all’emergenza Coronavirus. In soli quattro giorni sono stati raggiunti 20mila euro nella piattaforma GoFundMe, soglia che ha fatto scattare il raddoppio della cifra raggiunta da parte di Fondazione Cr Firenze. “Ringraziamo di cuore la Fondazione Cr Firenze e la Fondazione Ciai, insieme agli altri partner dell’iniziativa, per aver organizzato questa raccolta fondi – afferma il presidente dell’Ordine interprovinciale delle professioni infermieristiche di Firenze e Pistoia Danilo Massai – il loro impegno permetterà di dare sostegno a tanti infermieri che stanno arrivando qui per entrare a lavoro nei nostri ospedali”.

Continua intanto la raccolta di fondi su GoFoundMe per l’ospedale fiorentino di Careggi, lanciata da un gruppo di professionisti e studenti dell’Università di Firenze, che ha già superato i 70mila euro, e inoltre anche la Fondazione Careggi onlus ha lanciato una campagna per sostenere le rianimazioni della struttura sanitaria a cui si può partecipare donando con carta di credito. 

Il comune di Scandicci e le associazioni del Social Party hanno promosso la campagna “Io dono, tu doni, noi vinciamo” che in sei giorni ha permesso di raccogliere oltre 105mila euro per il potenziamento dell’ospedale di Torregalli.
La maison Scervino, con sede nel comune di Bagno a Ripoli ha donato oltre 2mila mascherine, cuffie e camici realizzati dalle proprie sarte e destinati al personale sanitario di tutta la regione.

A Lucca il Rotary Cub ha donato invece all’ospedale San Luca due monitor ed un sistema ecografico palmare mentre ammonta a 15mila l’euro il contributo dell’Associazione Balneari di Viareggio per sostenere il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Versilia di Lido di Camaiore per l’acquisto di materiale di prima necessità. 

Infine da non dimenticare la raccolta della Regione “Sostieni gli ospedali della Toscana” per acquistare farmaci, dispositivi medici, dispositivi di protezione individuale e attrezzature sanitarie utili a fronteggiare il Coronavirus. Il materiale sarà distribuito alle aziende sanitarie secondo i fabbisogni e le indicazioni della Regione, assicurando la massima trasparenza nelle procedure di assegnazione.

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