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Europa in Toscana: tappa ad Arezzo per il tour sui fondi europei

Continua viaggio del presidente della Regione Rossi nei territori per raccontare tutti i progetti finanziati dall’Ue, dalla riqualificazione urbana all’innovazione

Ha fatto tappa ad Arezzo “L’Europa in Toscana”, il tour del presidente della Regione Enrico Rossi per raccontare tutto quello che è stato realizzato nei territori grazie al contributo dell’Unione Europea. In provincia di Arezzo i fondi stanziati sono stati oltre 320 milioni nel settennato 2007-2013 ed altri 73 milioni di contributi già concessi in quello successivo e tuttora in corso.
Grazie al contributo europeo, Arezzo è stato oggetto di un piano di innovazione urbana, già concluso, che ha riguardato nel precedente settennato europeo la Piazza Grande, la Fortezza Medicea, le ex caserme Cadorna, l’asse principale del quartiere Saione e il quartiere Pescaiola.

Molti pensano che l’Europa sia inutile. In tanti si lamentano che è lontana. “Ma non è così – sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi – L’euroscetticismo cresce anche perché dell’Europa spesso c’è scarsa conoscenza”. Certo l’Europa può essere migliorata. “Delle due gambe su cui è costruita, il mercato e la coesione sociale, vorrei più forte e con maggiori risorse quest’ultima – dice Rossi – Non mi piace l’Europa dove le aziende possono spostare le loro produzioni approfittando di salari più bassi e dumping sociale. Ma la soluzione non può essere quella di tornare indietro alla ricetta del piccolo e bello”.
“C’è chi critica l’Europa. Nell’Europa invece – continua Rossi – conviene starci e bisogna starci: per i finanziamenti di cui la Toscana tutta, dal pubblico ai privati, ha dato prova di buon utilizzo, per gli indirizzi e le idee, per il modo di ragionare. Sull’Europa anzi bisognerebbe scommettere di più. Occorrerebbe anche quadruplicare i fondi europei, trovando il coraggio mancato per farlo attraverso una web tax, una tassa sulle emissioni in atmosfera o sulle transizioni finanziarie”.

 

Tra i progetti attuati grazie ai fondi Ue c’è Eureka, che coinvolge 360 studenti di sedici classi di varie scuole della provincia di Arezzo e 150 aziende del territorio, con l’obiettivo di avvicinare scuole e imprese della meccanica.
Molte aziende sono state aiutate nel rinnovare i propri macchinari, sostenendo innovazione e trasferimento tecnologico.
L’Ilapak Italia di Foiano ha realizzato un innovativo sistema di saldatura a ultrasuoni per buste flessibili: quelle da insalata oppure per surgelati e croccantini per gatti. Il progetto è costato 2 milioni e 658 mila euro, 930 mila è stato il contributo pubblico e di questi 298 mila sono fondi europei.
L’Aec illuminazione di Subbiano
ha investito su una nuova tecnologia di led e su un software per il controllo dell’illuminazione pubblica in città sempre più smart: 1 milione e 360 mila euro il costo, 607 mila il contributo pubblico (di cui la metà risorse del Fesr).

Anche la Cantina Vini Tipici dell’aretino, a Ponte a Chiani, ha usufruito di contributi pubblici ed europei per rinnovare i propri macchinari oltre che per riqualificare gli edifici ed abbattere i consumi con l’aiuto del fotovoltaico. Di 2 milioni e 654 mila euro spesi, 1 milione e 58 mila euro sono infatti contributi pubblici e 456 mila euro in particolare risorse del Feasr, il fondo europeo per l’agricoltura.
L’ultima sosta del tour ad Arezzo è alla Zeus di Bucine, che grazie ai fondi europei ha potuto abbattere del 56% i propri consumi grazie ad una riqualificazione energetica.

 

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