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Lucca, il sindaco (guarito dal Covid) annuncia fondo di mutuo soccorso

Alessandro Tambellini ha sconfitto il coronavirus: ‘Ho rischiato di morire’. Ora, per la prima volta in video conferenza stampa, ha annunciato un fondo per aiutare chi è economicamente in crisi

Alessandro Tambellini durante la video conferenza stampa

Misure straordinarie in tempi eccezionali. Il Comune di Lucca apre infatti un nuovo fondo di mutuo aiuto. Centomila euro saranno versati subito dall’amministrazione, dopodiché si aprirà alla raccolta fondi per aumentare le risorse e poter così risponde ai bisogni del territorio sia sul breve sia sul lungo periodo. Del resto questi giorni difficili stanno mettendo in crisi anche chi, almeno finora, da una crisi vera non è mai stato sfiorato. A dirlo sono (anche) i numeri. Con il recente decreto, al Comune di Lucca sono stati destinati 470mila euro. Denaro che è stato immediatamente impiegato per i buoni spesa. Risultato? Nel primo giorno, attraverso la protezione civile, sono arrivate all’amministrazione 136 domande. Non stupisce che il 70% delle richieste sia composto da persone completamente sconosciute ai servizi sociali.

Ma ciò che sorprende di più, in questi tempi straordinari, è il metodo utilizzato per comunicare la misura di sostegno. Non un freddo comunicato stampa. Stavolta niente veline. Forse per supplire anche alla carenza di relazioni sociali e di contatti, il Comune ha pensato bene di organizzare una conferenza stampa. Virtuale, ovviamente. Ognuno a casa sua. Giornalisti, sindaco, assessore, addetti stampa.

In qualche modo, con la conferenza stampa virtuale, si è fatta la storia. Una storia contemporanea, mutevole e in evoluzione. Ma il segnale inviato dal Comune di Lucca è chiaro: noi ci siamo, siamo pronti a rispondere ai bisogni e ad aiutare chi è in difficoltà. «Siamo tutti qua, pronti a fare sforzi che consentano di tornare presto a condizioni di vita accettabili, normali, dignitose», ha detto il sindaco Alessandro Tambellini.

Già, il sindaco. Solo il fatto che abbia partecipato e spiegato e parlato e raccontato la sua esperienza, be’, è di per sé più importante di qualsiasi misura di solidarietà possa aver attuato il Comune da lui governato. Alessandro Tambellini, lo ricordiamo, era positivo al Covid-19. È stato ricoverato, è stato male. Non ha mai visto la terapia intensiva, ma ha passato dei brutti momenti. Infine il ritorno a casa.

Convivere col coronavirus è un’esperienza che ha cambiato la sua prospettiva sulle cose. Guardare la faccenda dall’esterno, questo potrebbe sembrare un luogo comune. Eppure nel suo tono di voce, potente come un tempo, è affiorata la commozione. E con lei anche una determinazione che sembrava perduta. «La malattia ha rappresentato un momento di grande maturazione interiore» ha detto il sindaco. «C’è la consapevolezza di non essere onnipotenti. Le nostra energie, così come le nostre forze, non sono infinite. Ci scopriamo persone fragili che possono andare incontro alla fine. Così, all’improvviso».

Tambellini, nei giorni trascorsi in ospedale, ha pensato ai suoi tre figli. «C’è stata la reale possibilità di perdere la vita. E questo mi ha portato a riflettere» ha raccontato. «Ci stiamo scontrando con qualcosa che credevamo ampiamente superato. Come la spagnola, all’inizio del secolo scorso. Credevamo fossero solo racconti condivisi a veglia, invece è tutto davanti a noi».

Pensieri che l’hanno spinto a riflettere anche sulla qualità della nostre vite, sulle relazioni e sulle priorità. «Immagino una società diversa, unità, solidale. Una società che condivide, compatta. Ciò che conta davvero sono le relazioni umani, la vicinanza, la possibilità d’essere d’aiuto agli altri». Un’esperienza personale che al sindaco di Lucca è stata d’insegnamento. Ne è uscito più forte e con una convinzione su tutte: «Dobbiamo rendere vitale ciò che ora non lo è. Dobbiamo lottare insieme non solo per sconfiggere il virus, ma anche per la costruzione di una maggiore equità sociale e fiscale. La nostra credibilità passa anche da questo».

In questo contesto s’inserisce il nuovo fondo di mutuo aiuto. Risorse che in una prima fase saranno destinate anche e soprattutto ai liberi professionisti, alle partite iva, ai commercianti e a tutti coloro che avevano un lavoro e che a causa della quarantena sono entrati a far parte inaspettatamente della categorie dei soggetti più fragili. «Il nostro obiettivo è garantire una base da cui ripartire», assicurano il sindaco e l’assessore al bilancio Giovanni Lemucchi. «Non ci poniamo una scadenza immediata», precisa Lemucchi. «Il nostro sguardo si spinge su un orizzonte temporale più lungo. Le misure di questi primi tre o quattro mesi serviranno a integrare i reddito delle varie categorie. Ma la nostra idea è di spingerci oltre, anche con la prosecuzione di questo fondo speciale». Come a dire che non finirà qua. E non finirà a breve.

Pur compiacendosi del grande lavoro svolto dalla protezione civile e dal vasto mondo del volontariato e dell’associazionismo – a Lucca presente più che altrove – Tambellini, parlando delle prospettive della città, di una cosa è sicuro: «Domani sarà tutto diverso». Il sindaco è convinto che «questa pandemia abbia cambiato molte cose all’interno della nostra vita». E anche nella vita dei cittadini e dei lavoratori. «Per questo prenderemo in considerazione anche le rendite immobiliari. Dovremo fare due conti. Il commercio sopravviverà solo se anche i proprietari dei fondi adegueranno le proprie richieste. L’esigenza primaria? Non far fallire il Comune. Dobbiamo per questo creare e mantenere un complessivo equilibrio».

Un pensiero va quindi anche al turismo. Anche qua, nulla sarà più come prima. «Mi auguro di cuore che Lucca torni a essere amata e ben voluta, anche dai turisti» ha detto Alessandro Tambellini. «Ma quello che stiamo vivendo c’insegna come non si possa vivere solo di turismo. Abbiamo appurato che in situazioni simili, che potrebbero anche ripetersi, l’economia non regge. Ho in mente una città che possa reggersi su una solida struttura economica da costruire e rafforzare costantemente. Come? Col sostegno alle imprese e con un piano operativo per l’espansione. Dobbiamo anche immaginare nuove modalità di lavoro, a cominciare proprio dai lavori pubblici. È partendo da questi aspetti che saremo capaci di creare nuova ricchezza».

E alla fine, ognuno a casa propria, esaurite le domande i giornalisti hanno ringraziato e salutato. La connessione, piuttosto stabile, è stata interrotta solo un paio di volte. Non per problemi di banda, ma perché il telefono del sindaco ha squillato. Ormai sta bene ed è tornato al lavoro. E questo lo sanno tutti. «Aspettiamo con ansia il 5g a Sant’Alessio», ha scherzato qualcuno ironizzando sul quartiere in cui risiede il sindaco.

Intanto il conto è già stato aperto. Quindi chiunque abbia il desiderio e la possibilità di contribuire, potrà farlo con un versamento diretto. L’iban è IT 82 V 05034 13701 000000005172, causale “Fondo mutuo soccorso Comune di Lucca”.

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