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La Toscana solidale in marcia a Barbiana in ricordo di Don Milani

Anche il presidente della Regione Enrico Rossi ha partecipato all’iniziativa: “L’esperienza di Barbiana è una fonte per riflettere sul presente e sul futuro della comunità”

Don Milani

“L’esperienza di Barbiana è così alta che non può essere infangata. Tutti devono rispettarla e attingere ad essa, come ad una fonte, per riflettere sul presente e sul futuro, proprio e della propria comunità. Mai come oggi tutti noi siamo chiamati in causa, personalmente, per un impegno di solidarietà verso chi ha bisogno, senza distinzioni di appartenenza nazionali, etniche o di classe. Mai come oggi c’è bisogno di educazione e di cultura, consentendo a tutti di accedere al sapere per la propria emancipazione e per favorire il dialogo e la convivenza”. Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ieri ha fatto visita ai luoghi di Don Milani.

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Rossi è salito a Barbiana insieme ai sindaci del Mugello dopo aver scritto, quasi di getto, insieme al sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa, una lettera appello a difendere e tramandare i valori di convivenza, uguaglianza, antifascismo e democrazia che sono alla base del pensiero e dell’azione di Don Milani. In accordo con la Fondazione Don Milani che a Barbiana ha sede, spiega una nota, è nata l’idea della marcia, alla quale, senza gonfaloni e senza bandiere, si sono uniti semplici cittadini e anche il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.

Fra loro anche Guido, uno degli ultimi alunni di Don Lorenzo, che ha raccontato come qui, tutti insieme, i ragazzi lavoravano e imparavano. In silenzio, il corteo ha percorso i quasi tre chilometri di ripido sterrato che portano alla canonica. “Ai valori di Barbiana ci si deve ispirare – ha proseguito Rossi – anche per trovare le risposte giuste ai problemi della comunità in cui viviamo. In tempi difficili, di crisi come quelli di oggi, il riferimento a Barbiana diventa più che mai fondamentale”.

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