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Ungaretti, Bartali, Montanari. Nella maturità 2019 c’è molta Toscana

Sono 30mila gli studenti toscani che hanno affrontato la prima prova d’italiano. Incertezze e paure sono state spazzate via col disvelamento delle tracce: una poesia di Ungaretti, un testo di Tomaso Montanari, un articolo su Gino Bartali…

Studenti

Alle 8.30 la campanella è suonata ancora una volta, come molte altre mattine prima d’oggi. Ma oggi non è un giorno qualunque. Lo sanno bene gli oltre mezzo milione di studenti che stamani hanno iniziato l’esame di maturità. La prima grande prova che la vita ti mette di fronte. Giornate vissute con apprensione, ansia, gioia, liberazione. Sentimenti contrastanti che saranno ricordati a lungo e che per qualcuno si trasformeranno in sogni lieti, per altri in incubi. Ma, questo è certo, nessuno di loro dimenticherà.

Stamani – primo giorno della nuova maturità (due prove scritte anziché tre, più ovviamente l’orale) – anche i 30mila studenti toscani (95,3% gli ammessi) hanno salito i gradini dei loro istituti con la paura di scordare tutto e si sono seduti sui banchi eccezionalmente divisi in lunghe file, curiosi di conoscere le tracce corrispondenti al codice telematico diffuso dal Miur. Una chiave utile e necessaria per decrittare il testo di questa prima prova che un tempo, banalmente, si definitiva semplicisticamente “il tema”. Il tweet del Ministero è delle 8 e 34. Puntualissima la pubblicazione on-line. E così il plico (telematico) è stato aperto e la prova d’italiano ha preso il via.

Aspettative tradite, conferme, speranze, qualche sorpresa. La lettura delle tracce ha cancellato tutte le chiacchiere che hanno accompagnato la vigilia di questa giornata. E ora che sono state rese note più o meno ufficialmente, a ben guardare si scopre perfino che c’è una forte influenza toscana, da Giuseppe Ungaretti a Tomaso Montanari passando per Gino Bartali. Il poeta, infatti, pur essendo nato ad Alessandria d’Egitto ha origini lucchesi. E proprio a Lucca è tornato più volte facendo visita a lontani parenti che ancora oggi abitano in via Bandettini. Con “Risvegli”, Ungaretti è stato inserito insieme a Leonardo Sciascia (“Il giorno della civetta”) tra le tracce della tipologia A, ovvero l’analisi del testo.

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Un estratto dal libro “Istruzioni sull’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà” del fiorentino Tomaso Montanari – che non è solo storico dell’arte, ma anche uno straordinario narratore della bellezza, oltre che saggista e accademico – è il primo delle tre proposte per l’analisi e la produzione di un testo argomentativo. «Spero che molti ragazzi confutino la mia traccia, affermino il contrario, con argomenti forti e intelligenza migliore della mia» ha scritto Montanari su twitter. «La cosa più essenziale è il pensiero critico, il dissenso. La parola contro». Insieme a lui anche Corrado Stajano, Philip Fernbach e Steven Sloman. Per la riflessione critica di carattere espositivo e argomentativo su temi di attualità le tracce prevedono Luigi Viana (testo tratto dal discorso del prefetto Viana per il trentennale dell’uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa) e Cristiano Gatti con un articolo su sport e storia che, guarda caso, riguarda proprio un altro toscano: Gino Bartali.

«Vi auguro di vivere questi giorni con la giusta dose di emozione, ma anche con la leggerezza della vostra età e con la consapevolezza che le commissioni hanno come unico obiettivo quello di valorizzare al massimo la vostra preparazione e di fare emergere la conoscenza e competenza, le potenzialità e i talenti di ciascuno» ha scritto l’assessore regionale della Toscana all’istruzione Cristina Grieco in una lettera aperta rivolta a tutti i maturandi. «Con l’esame di Stato si chiude un percorso di crescita in cui siete stati accompagnati dai vostri insegnanti, dai dirigenti scolastici e dal personale scolastico tutto», aggiunge. «Sono stati anni in cui sono nate relazioni importantissime di amicizia, di confronto, di complicità. Faranno parte di voi per sempre. E adesso vi accingete a varcare una sorta di confine tra l’adolescenza e l’età adulta. D’ora in avanti sarete più autonomi, ma anche più responsabili. Insomma, sarete un po’ più grandi. Affronterete altri esami, concorsi, avrete soddisfazioni e anche qualche insuccesso. Fanno parte della vita, ma cercate di affrontare tutto con determinazione e speranza nel futuro».

Una speranza (e un futuro) che passa anche dalle opportunità. E questo l’assessore lo sa bene. «La Regione Toscana mette la scuola e i giovani al centro delle sue politiche, favorendo le alleanze con territori e imprese e supportando gli istituti per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa» ha aggiunto la Grieco. «Anche per il post diploma tantissimi sono gli interventi che mettiamo in campo, dall’alta formazione tecnica al diritto allo studio universitario, alle misure di accompagnamento al lavoro e per l’autonomia, perché sentiamo di trasmettervi i valori e costruire opportunità. Ma questo sarà un altro capitolo…».

Già, un passo alla volta. Oggi l’italiano, mentre il 20 giugno sarà la volta della doppia prova multidisciplinare: latino e greco per il classico, matematica e fisica allo scientifico, scienze umane e diritto ed economia politica per il liceo delle scienze umane e così via. Poi l’orale. Cui seguirà, inevitabile e attesissima, la migliore estate che questi trentamila ragazzi potranno mai ricordare.

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