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Industria 4.0: da Livorno 3DFinisher, la stampante 3D del futuro

L’azienda 3DNextech, spin off della Scuola Sant’Anna di Pisa, ha brevettato un nuovo sistema che realizza oggetti più belli e più funzionali

Un prodotto che migliora estetica e funzionalità degli oggetti stampati in 3D. Lo ha brevettato la 3DNextech, azienda spin off con sede a Livorno della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, specializzata nello sviluppo di dispositivi connessi al mondo della stampa 3D, che presenterà il 3DFinisher alla fiera Mecspe in programma a Parma, dal 28 al 30 marzo.
Si tratta del primo dispositivo automatico professionale per il trattamento superficiale di oggetti in Abs, Asa e Acetato di cellulosa, capace di abbattere tempi e costi di finitura manuale, rendendo gli oggetti impermeabili, lisci, lucidi e migliorandone le proprietà meccaniche in appena un’ora di trattamento.

Un prodotto, secondo l’amministratore delegato della spinoff, Andrea Arienti, che potenzialmente “può interessare tutto il mercato legato ai polimeri e ai materiali plastici e che ha già suscitato l’interesse delle multinazionali di settore”. “La maggioranza del nostro team – prosegue Arienti – proviene dall’istituto di Biorobotica della Sant’Anna – e alcuni ragazzi sono rientrati dall’estero perché credono fortemente in questo progetto, ed è questa la nostra forza: una straordinaria attitudine alla ricerca unita allo spirito imprenditoriale”.

Gli oggetti da lavorare sono depositati all’interno del dispositivo, vengono sottoposti a un processo chimico-fisico di un’ora, capace di renderli lucidi, impermeabili, molto più resistenti all’usura e allo sporco, lavabili e disinfettabili e meccanicamente molto più resistenti. L’elemento utilizzato per il trattamento è contenuto in flaconi monouso e l’utilizzatore non entra mai in contatto con l’agente chimico. Il dispositivo è stato ideato, ingegnerizzato e verrà prodotto per intero in Toscana.

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