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Corona Virus, la Regione studia misure a sostegno dell’economia

Richiesti dalle imprese al tavolo con l’assessore regionale Ciuoffo interventi sulla fiscalità e l’utilizzazione dell’imposta di soggiorno

Stefano Ciuoffo

Oltre a quella sanitaria c’è sicuramente in atto un’altra emergenza che merita di essere seguita passo dopo passo: è quella economica che sta preoccupando grandi e piccoli imprenditori in Toscana, legati anche al settore turistico. La Regione non ha sottovalutato questo aspetto, tanto da convocare immediatamente le associazioni di categoria, Anci (rappresentata dal presidente Matteo Biffoni) e il direttore del dipartimento maxi emergenze nell’Azienda Usl Toscana Centro Federico Gelli. 

Stefano Ciuoffo, assessore alle attività produttive, credito, commercio e turismo ha portato con sè al tavolo anche il direttore dell’assessorato Albino Caporale e il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo. Obiettivo comune dei presenti all’incontro di ieri a Firenze è stato quello di definire al più presto di misure a sostegno del sistema economico in crisi a causa degli effetti del Coronavirus. 

Le Associazioni si sono rese disponibili per veicolare ai propri associati le informazioni reperibili sul sito regionale nella sezione appositamente dedicata al link https://www.regione.toscana.it/-/coronavirus, riguardo ai comportamenti da tenere da parte degli imprenditori. Un aspetto che abbraccia anche le problematiche relative alle responsabilità dei datori di lavoro nei confronti dei dipendenti, così da poter fornire informazioni univoche.

Al tavolo sono state rappresentate una serie di esigenze per supportare le imprese in questo momento complicato: interventi sulla fiscalità regionale (riduzione aliquota, sospensione/dilazione pagamenti) e locale e utilizzazione dell’imposta di soggiorno. È stato preso l’impegno di studiare le ipotesi di interventi anche in stretto rapporto con Anci e, in attesa degli strumenti annunciati dal Governo, sarà avviato un confronto con il sistema del credito e dei confidi, per individuare specifici strumenti di sostegno come moratorie o credito agevolato.

“La riunione –ha precisato l’assessore regionale Stefano Ciuoffoera orientata alla quantificazione dei danni e delle misure che in qualche modo verranno attivate per mitigare gli effetti delle disdette per il turismo e del danno economico che si sta riversando sulle nostre imprese. Ma era anche indirizzata a cercare di dare agli operatori che hanno un contatto diretto con il pubblico un comportamento il più possibile informato e univoco. Una situazione così anomala e con implicazioni così vaste nella sfera sociale, oltre che economica, non credo abbia precedenti in Italia. Mentre l’economia del turismo è comunque forte, e per la quale mi aspetto un danno certo ma non irreversibile, non posso dire altrettanto per altri nostri settori produttivi che hanno pochi margini competitivi e per i quali due o tre mesi di criticità possono generare una spirale di difficoltà economica non superabile dalla congiuntura stagionale. Invito dunque a non creare allarmismo aumentando le dimensioni del fenomeno sanitario e a dare risposte proporzionate a ciò che accade”.

“Noi sindaci – afferma Matteo Biffoni lavoriamo con massima attenzione e in modo assolutamente coordinato con la Regione e con le indicazioni del Ministero. È fondamentale gestire tutto con misura e interventi proporzionati alle effettive necessità senza creare paure e allarmismi inutili e dannosi, perché la salute è senza dubbio il bene primario ma noi sindaci non possiamo permetterci di mettere in crisi il sistema economico del territorio e i posti di lavoro a causa del panico”.

Riguardo al settore del turismo è stato assicurato nel corso dell’incontro che sarà definito un progetto promozionale straordinario per ‘recuperare’ la riduzione di flussi turistici in atto cercando di riposizionare la destinazione ‘Toscana’ nell’immaginario collettivo come regione sicura.

Gli imprenditori hanno invece sollecitato le istituzioni relativamente agli strumenti degli ammortizzatori sociali (in particolare cassa integrazione in deroga), chiedendo che la Regione ponga la questione al Governo nazionale nel più breve tempo possibile. 

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