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Si torna a passeggiare tra le camelie e le piante dell’Orto Botanico di Pisa

Riapre anche il Museo con tre novità: la nuova mostra “La plastica e noi”, un biglietto unico a tariffa ridotta, una intera settimana di gratuità al pubblico

Antiche camelie, ortensie, piante officinali, e boschetti di bambù. Le collezioni dell’Orto botanico dell’Università di Pisa sono tra le più antiche e belle specie floristiche.

E da oggi, giovedì 23 luglio, finalmente tornano visitabili.

Dopo la chiusura dovuta all’emergenza sanitaria, riaprono al pubblico, in totale sicurezza, l’Orto e Museo Botanico e il Museo di Storia Naturale, due delle più importanti realtà museali dell’Università di Pisa.

Per evitare sovraffollamenti ai cancelli, l’entrata è da via Ghini, mentre l’uscita è da via Roma (è possibile prenotare online, scegliendo data e ora).

L'orto botanicoDopo l’Orto sarà la volta del Museo di Storia Naturale (apertura domani, venerdì 24 luglio), con alcune importanti novità: l’apertura della nuova mostra “La plastica e noi”, l’adozione di un sistema di prenotazioni online (utile per contingentar gli ingressi e permettere una visita in totale sicurezza) ma soprattutto un biglietto unico a tariffa ridotta, per andare incontro alle esigenze delle famiglie in questo momento di difficoltà, e una intera settimana di gratuità al pubblico.

“Dopo l’Università, anche il nostro Sistema Museale d’Ateneo si rimette in cammino – commenta il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Iniziamo con la riapertura di due delle nostre eccellenze, l’Orto e Museo Botanico e il Museo di Storia Naturale. Nella speranza che questo possa contribuire alla ripresa del turismo cittadino. Presto, inoltre, seppur con qualche limitazione di orario, torneranno ad aprirsi al pubblico anche il Museo della Grafica, la Gipsoteca di Arte Antica, le Collezioni Egittologiche e la Mostra “Hello World”, organizzata al polo Le Benedettine dal Museo degli Strumenti per il Calcolo”.

“Un ritorno alla normalità – conclude il rettore – che ci permette anche di riprendere la preziosa collaborazione con Terre di Pisa, avviata poco prima del lockdown e nata per contribuire a una promozione turistica della nostra città sempre più integrata e efficace”. 

Nei mesi di chiusura, i due Musei non sono stati con le mani in mano rafforzano la sua componente virtuale, grazie ai molti contenuti digitali realizzati per accompagnare adulti e bambini alla scoperta delle sue collezioni: video, schede creative, immagini delle fioriture “a domicilio” e quiz di cultura botanica. Dietro i cancelli chiusi, i giardinieri hanno continuato a prendersi cura delle piante in collezione, dagli alberi più vecchi come gli esemplari di Magnolia grandiflora o Ginkgo biloba, alle vivaci fioriture che i visitatori hanno potuto ammirare virtualmente da casa, grazie alle foto scattate quasi giornalmente per loro.

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