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Volterra slow, un progetto per la fruizione lenta della Val di Cecina

Tra gli obiettivi dell’iniziativa anche lo sviluppo del turismo escursionistico, produzioni locali e valorizzazione della ferrovia e della mobilità ciclabile

Volterra

L’obiettivo è quello di favorire la ‘fruzione lenta della Val di Cecina’, sviluppando un turismo escursionistico, sostenendo le produzioni locali e valorizzando la ferrovia e le stazioni, oltre alla mobilità ciclabile. Tutti intenti che stanno dentro lo studio di fattibilità per la fruzione del paesaggio della zona, finanziato con 70 mila euro e guidato dal Comune di Volterra, capofila di un gruppo di altri nove comuni della Val di Cecina. 

Il protocollo che stabilisce modalità e tempi dell’accordo è stato sottoscritto ieri a Palazzo Strozzi Sacrati – sede della presidenza della Regione Toscana – a Firenze, alla presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli.

“La Regione crede nella possibilità di valorizzare le specificità del nostro territorio attraverso dei progetti mirati, che sappiano valorizzare quanto di particolare c’è nelle varie aree – ha detto Ceccarelli -. Per questo è nata l’idea dei progetti di paesaggio, strumenti urbanistici innovativi previsti dal Pit con valenza di Piano paesaggistico regionale. La Val di Cecina offre panorami di incredibile bellezza, una ferrovia celebrata anche da importanti autori del Novecento, come Cassola, l’accesso al mare, molte importanti produzioni tipiche, sia artigianali che gastronomiche. Credo che ci siano tutti i presupposti per un progetto di valorizzazione che sappia trasformare questi elementi in strumenti di sviluppo”. 

Lo studio di fattibilità avrà come principale scopo quello di valutare l’inquadramento territoriale e socio economico del progetto, chi ne trarrà beneficio, le possibili alternative, la fattibilità economica e finanziaria dell’opera.

“Questo accordo – ha aggiunto il sindaco di Volterra Giacomo Santimette insieme 10 Comuni dell’alta e della bassa Val di Cecina e l’Unione montana. Potrà aprire la strada ad un nuovo modo di vivere e fruire il territorio, in modo più lento e più autentico”.

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