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Diga al lago di Sammontana, Monni: “Lavori per la sicurezza e il recupero ambientale”

Sopralluogo dell’assessora all’ambiente. La Regione ha investito 495mila euro di interventi sul reticolo minore riducendo così il rischio idraulico

diga lago sammontana

Alla diga del lago di Sammontana, nel comune di Montelupo Fiorentino si sono da poco conclusi i lavori di sbassamento e di messa in sicurezza del rio. Qui il Comune, come spiega l’assessora regionale all’ambiente, Monia Monni, nel corso di un sopralluogo, ha deciso di “acquisire uno spazio di grande pregio ambientale, che è stato recuperato ed adeguato alla normativa vigente e che in futuro potrà essere sia una garanzia di sicurezza per il territorio, sia un luogo vivace e piano di vita”. La Regione ha investito in questo progetto 495mila euro di interventi sul reticolo minore, “migliorandone la qualità e riducendo il rischio idraulico nelle vicine aree industriali”.

Un’opera degli anni ’70

L’invaso artificiale di Sammontana è stato realizzato all’inizio degli anni sessanta ad uso della fattoria di Sammontana. Quando la proprietà ha manifestato la volontà di dismettere la diga, Comune e Regione hanno deciso di mantenere operativo l’invaso per la sua funzione di laminazione delle piene del rio di Sammontana, oltre che per fini di tutela paesaggistica e ambientale, per finalità antincendio ed anche per scopi ludico-ricreativi.

“Il tema degli invasi è di grande attualità – ha proseguito Monni – Proprio ieri abbiamo presentato l’avvio del lavoro sul Piano di tutela delle acque, che ha come elemento essenziale la multifunzionalità degli invasi esistenti o futuri, cioè il loro avere più ruolo: non devono solo avere la funzione di trattenere le acque per contrastare la siccità, ma devono avere anche un ruolo ambientalistica o di fruizione. Il Comune di Montelupo in questo senso ha progetti molto belli per restituire questo spazio ai cittadini”.

Il recupero

Il progetto di adeguamento e recupero dell’area, dal valore di 2 milioni di euro, è stato finanziato con fondi europei di “Sviluppo e coesione” dal Ministero delle infrastrutture, oltre che dall’Amministrazione comunale e dalla Regione Toscana, che ha destinato un contributo di 500mila euro e si è resa disponibile, insieme al Consorzio di Bonifica, ad approfondire il tema della gestione e manutenzione dell’invaso.

L’appalto ha riguardato due diversi lotti: il primo ha previsto lo sbassamento della diga per declassarla a “diga di interesse regionale” e non nazionale; l’adeguamento dello scarico di fondo dell’invaso e la realizzazione di un sistema che faccia defluire in modo misurato le acque del lago nel rio di Sammontana in caso di piogge molto abbondanti. L’altro lotto ha riguardato più direttamente il rio di Sammontana, adeguandone la capacità di portare le piene a valle della diga.

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