General Electric Oil&Gas – Nuovo Pignone investirà 105 milioni in Toscana. E' il 75% dei fondi destinati dalla multinazionale a un programma di sviluppo di turbine a gas di prossima generazione a livello globale nel quinquennio 2013-17. L'annuncio ieri in conferenza stampa dal presidente della Toscana, Enrico Rossi, e il presidente di Nuovo Pignone, Massimo Messeri, dopo la firma del protocollo d’intesa per lo sviluppo del laboratorio di prove sperimentali di Sesta, a Radicondoli.
Cresce la presenza di General Electric in Toscana con Nuovo Pignone. Gli addetti sono passati da 3.953 del 2009 a 4.654 dello scorso anno. Nel 2012 il fatturato del Nuovo Pignone è aumentato del 16% rispetto al 2011. GE e Nuovo Pignone investono ogni anno dai 120 ai 130 milioni in Toscana. Il nuovo programma di sviluppo di turbine ha permesso di assumere 30 ingegneri ed altri 70 lo saranno entro il 2017.
Soddisfazione del presidente Rossi che ha detto: “L’impegno di Nuovo Pignone rappresenta uno dei più grandi investimenti nel settore energia effettuati in Toscana negli ultimi anni, il cui elemento di rilievo è rappresentato dall’avere come obiettivo lo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate con ricadute sul tessuto produttivo ed occupazionale. E’ la vittoria della Toscana in grado di progettare e anche di realizzare l’eccellenza, che attrae investimenti e dà lavoro, a partire dalle competenze presenti nel territorio e dalla coesione sociale”.
“La crescita del Nuovo Pignone – ha aggiunto il suo presidente Massimo Messeri – è fondamentale per lo sviluppo continuo di GE Oil&Gas. Abbiamo importanti progetti in corso il cui successo si avvarrà anche delle sinergie con il territorio e le istituzioni locali. Infatti, oltre all’iniziativa del laboratorio di Sesta, stiamo implementando, anche grazie a bandi regionali, progetti di ricerca che ci vedono collaborare con le Università toscane e come capofila di una rete di piccole e medie imprese locali per lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate per l’industria del petrolio e del gas”.
