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154 mila euro in tre anni per rilanciare il turismo congressuale

Al via la collaborazione che vede fianco a fianco Toscana Promozione Turistica e il Firenze Convention Bureau

/ Redazione
Mar 16 Gennaio, 2018
Firenze Convention Bureau lavora per il turismo congressuale

Ha preso il via il progetto MICE (Meeting, Incentive, Conference, Exhibition) che vedrà impegnati Toscana Promozione Turistica e il Firenze Convention Bureau. L’accordo vede 154 mila euro di investimento da distribuirsi in tre anni per rilanciare il settore del turismo congressuale in Toscana. È un passo importante per un settore che offre grandi potenzialità alla Toscana e che merita un approccio condiviso da parte di tutti gli attori coinvolti e un impegno costante.

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Il turismo congressuale a livello internazionale vale più di 993 miliardi di euro e rappresenta la parte più strutturata del turismo d’affari, rappresenta circa un terzo dell’intero comparto. È anche uno dei settori più dinamici con previsioni di crescita più che positive per il futuro. Investire nel congressuale può garantire una forte ricaduta economica in maniera diffusa su tutto il territorio, con tutto quello che ne consegue in termini di sviluppo locale ed occupazionale.

Il Firenze Convention Bureau è l’ente che ha vinto il bando indetto da Toscana Promozione Turistica e che dovrà implementare progetti di qualificazione dell’offerta regionale, di miglioramento dei canali di vendita e di supporto ai territori per lo sviluppo del prodotto turistico.

Il 2018 sarà un anno dedicato ad analizzare l’offerta e a creare una banca dati aggiornata delle possibili sedi congressuali in tutta la Toscana, in base alle direttive ENIT e agli standard qualitativi per le destinazioni e le imprese che rappresenteranno il congressuale nel mondo. sarà creato anche un database di fornitori toscani e internazionali composto da almeno 40 mila contatti. Ogni anno saranno realizzati almeno 9 Farm Trip di giornalisti, opinion leader e rappresentanti di aziende con l’obiettivo di far conoscere le strutture toscane.

Nel 2019 e 2020 si potranno vedere i primi risultati concreti del progetto.