Cultura/ARTICOLO

21.12.2012. E se il mondo finisse veramente?

Disegni satirici dal 16 luglio al 26 settembre 2010 al Museo della satira e della Caricatura di Forte dei Marmi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
A che ora è la fine del mondo? Posso salutar mammà? A che ora è la fine del mondo? Posso salutar papà? A che ora è la fine del mondo? Posso salutar Fefè? A che ora è? ( Ligabue) L’ipotesi della profezia Maya ha tutti i presupposti per diventare una attrazione (mass)mediatica di prima grandezza, in grado di calamitare tutti i presagi catastrofisti che negli anni si sono via via concretizzati nella sequela di presunte emergenze (aviaria, suina, mucca pazza, ecc.) che avrebbero dovuto funestare il pianeta e l’umana civiltà. Crisi economiche e politiche, dissesti ambientali, tracollo energetico, guerre, odio, razzismo, intolleranza, fame e miseria possono ben essere interpretate come piaghe bibliche inferte ad un’umanità indegna e disperata, in un momento storico in cui alla certezza del progresso si è sostituito un senso di precarietà esistenziale che non lascia molto spazio alla speranza. In questo scenario il Museo della Satira di Forte dei Marmi si è inserito con l’intenzione di ironizzare su una fine del mondo che in effetti sembra essere già arrivata, e per far ciò ha chiamato a raccolta i disegnatori satirici che si sono buttati con entusiasmo su questa metafora apocalittica, utilizzandola e distorcendola per gettare una luce sui risvolti inquietanti dei tempi che viviamo. Ecco che l’impiegato precario di Biani brinda alla stabilità del posto di lavoro assicurato fino al 2012, o il pingue borghese di Altan rimanda il suicidio per non perdersi lo spettacolo della fine del mondo, mentre Maramotti immagina che questa verrà riinviata per permettere a Berlusconi di finire la legislatura, o, come ipotizza Max Greggio, al massimo andrà in prescrizione!
Del resto già Ligabue, nella sua canzone “A che ora è la fine del mondo?”, intravedeva scenari apocalittici evocando il ruolo predominante assunto dalla televisione nella vita delle persone, mentre Chiambretti, nel recente spot dell’azienda automobilistica torinese, ha aperto la strada allo sfottò apocalittico “Da oggi puoi prendere una Panda e pagarla dal 2012 ma, come ci ricorda il calendario Maya, nel 2012 ci sarà la fine del mondo, quindi, cara Fiat, mi sa che non vedrai il becco di un quattrino…” .

In mostra disegni di:
Mauro Alemanno, Gianni Allegra, Francesco Altan, Gianni Audisio, Massimo Bacci, Giovanni Beduschi, Mauro Biani, Andrea Bersani, Franco Bruna, Athos Careghi, Pat Carra, Lorenzo Castellani, GianLorenzo e Cecilia (Cecigian), Gianni Chiostri, Lido Contemori, Marco De Angelis, Francesco Dotti, Betty Greco, Marco Fusi, Fabrizio Fabbri, Fabio Pecorari (Fifo), Fulvio Fontana, Frago Comics, Giorgio Franzaroli, Cristina Gentile, Max Greggio, Adam Korpak, Yuri Kosobukin, Jens Hage, Emilio Isca, Lele Corvi, Paolo Lombardi, Angelo Fiori (Lo scorpione), David Lubrano, Fabio Magnasciutti, Pia Crippa (Mah), Elena Manzini, Danilo Maramotti, Paolo Marengo, Sara Migneco e Amleto De Silva, Maurizio Minoggio, Paolo Moise, Francesco Natali, Fabrizio Pani (Panif), Danilo Paparelli, Nico Pillinini, Massimo Presciutti, Luca Ricciarelli, Tiziano Riverso, Fabrizio Rosellini, Marco Scalia, Achille Superbi, Serghei Tunin, Marco Vukic, Leonardo Zaza, Franco Ziliotto, Antonio Ursini (Zurum) ecc.


Orario apertura mostra: tutti i giorni 17/20 - 21/24 lunedì chiuso
Per informazioni: Museo della satira e della caricatura Tel 0584 280234 - 0584 876277 www.museosatira.it museosatira@gmail.com

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