“La Toscana è la regione più impegnata al mondo sul fronte della solidarietà al popolo Saharawi, le istituzioni sono presenti con centinaia di patti di amicizia e gemellaggi. Abbiamo deciso di fare quest’incontro con voi, proprio oggi, perché si celebra il 67° anniversario della Liberazione di Firenze dal nazifascismo e l’auspicio è che anche il popolo Saharawi riesca a diventare un popolo libero e indipendente”. Così Mauro Romanelli, segretario questore dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, si è rivolto ad una cinquantina di bambini saharawi, tra i 6 e i 12 anni, accompagnati da Dadi Mohamed Salem, rappresentante Repubblica Araba Saharawi Democratica. Sono circa 200 i piccoli ambasciatori di pace, in questi mesi ospiti delle famiglie toscane. Dei “470 gemellaggi e 387 patti di amicizia che la Toscana – Regione, Province ed Enti locali – ha stretto nel mondo” Patrizia Dini, segretario di Aiccre Toscana ha ricordato che “ben 184 sono quelli con le tendopoli saharawi”. Dini ha parlato di un’iniziativa “per richiamare l’attenzione sulla questione dell’indipendenza del popolo Saharawi, da 35 anni in lotta per liberare la propria terra e per riaffermare il rispetto dei diritti umani”. “E’ l’ultima eredità – ha aggiunto Dini - del colonialismo spagnolo che l’Onu ha tentato di risolvere con la richiesta di un referendum di autodeterminazione nel ’91 ma che ad oggi è ancora negato. La solidarietà è, quindi, indispensabile.” Il 22, 23 e 24 settembre tra Firenze, Livorno e Piombino si terrà la Conferenza del Popolo Saharawi.