Cultura/ARTICOLO

50mila api: il ronzio diventa un boato

Un'installazione a difesa degli insetti

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Ape su fiore
Un'arnia in cristallo al centro della chiesa e dotata di piccolissimi microfoni, dove 50mila api si troveranno a “operare” in pubblico, creando grazie all'amplificazione del loro ronzio, uno straniante senso di inquietudine. Questa l'installazione "Arnia", che è stata inaugurata giovedì 11 luglio nella ex Chiesa San Carlo de' Barnabiti di Firenze, realizzata nell'ambito del progetto "Laboratorio Diagonale di Musica e Arti Creative", che fino al 19 luglio porterà interventi creativi e sonori su tutta la città.

Quel rumore assordante e arcaico, in cui gli esperti hanno individuato la frequenza 432Hz (la nota LA che sta alla base di tutto il sistema musicale occidentale e richiama il classico OM), riempie le sale della chiesa e avvolge il visitatore in uno stato mistico
che diventa il modo per prendere coscienza e riflettere sulle insidie di un progresso realizzato senza tenere conto della reazione della natura. In questa visione, il rumore costante mette il visitatore di fronte a una realtà che si autodistrugge, denunciando la progressiva scomparsa delle api dall'eco-sistema.

Negli ultimi dieci anni infatti, quasi un terzo della popolazione mondiale delle api è scomparsa e oltre la metà negli Stati Uniti e in Europa. Le cause sono molteplici, ma l’uso scellerato di pesticidi e concimi chimici in agricoltura è la principale tra tutte.
Un problema che non riguarda solo gli animalisti: le api sono infatti praticamente l’unico e il più efficace mezzo di impollinazione e, con la loro scomparsa, scomparirebbe anche buona parte della flora terrestre e quindi la condizione minima per la vita dell'uomo.

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