In Italia le imprese guidate da stranieri sono quasi 600mila, il 9% di queste si trova in Toscana, dove alla fine del 2017, se ne contano 54.852. La regione più attrattiva per l’insediamento di imprenditori stranieri è la Lombardia con 114mila unità, seguita a lunga distanza dal Lazio con 77mila e dalla Toscana al terzo posto.
Guardando alla dinamica del 2017, l'area a maggior tasso di crescita delle iniziative di stranieri è stata la Campania (+6,1% in regione, +9,6 a Napoli) seguita dalle Marche (+4,5% nel complesso e +8,8% a Macerata) e dal Lazio (+4,3%). La provincia "Regina" per concentrazione di imprenditoria straniera resta saldamente Prato, dove il 27,8% delle imprese è a guida straniera. A oltre dieci punti di distanza seguono Trieste (16%) e Firenze (15,8%).
La componente straniera dell’imprenditoria acquista sempre più spazio nel panorama nazionale, ed ancor più in Toscana, dove la percentuale di imprenditori stranieri ha raggiunto a fine 2017 il 13,2% (su un totale di 414.353 imprese registrate), quasi tre punti percentuali e mezzo al di sopra della media italiana (9,6%).
Il loro numero si è inoltre incrementato di 1.637 unità (il 38% dell'intero saldo annuale di imprese a livello regionale), come risultato della differenza tra 5.858 aperture e 4.221 chiusure: senza il contributo di questa componente, il saldo imprenditoriale della Toscana – nel 2017 – sarebbe stato negativo.
L’indagine condotta da Unioncamere-InfoCamere è partita dai dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio, sulla presenza in Italia di imprese guidate da persone nate all’estero, con riferimento al 2017.